mercoledì 27 giugno 2012

Il mostro ama il suo labirinto



"Faccio parte di quella minoranza che si rifiuta di far parte di qualsiasi minoranza ufficialmente definita"


"Tipologie degli intellettuali del Novecento: quelli che accettano le contraddizioni filosofiche, quelli che le ignorano e quelli che si disperano per il fatto che le contraddizioni esistono"


Charles Simic, "Il mostro ama il suo labirinto" (Adelphi, pagg. 156, euro 12)
Charles Simic (1938), poeta serbo naturalizzato statunitense, più volte candidato al Nobel per la Letteratura. Nato a Belgrado, è emigrato negli Stati Uniti con la famiglia nel 1954, quando aveva sedici anni. Traduttore, saggista, editorialista del New York Times, appassionato di jazz e di filosofia, insegna Letteratura americana e Scrittura creativa all'Università del New Hampshire. "Il mostro ama il suo labirinto" è una raccolta di aforismi, di massime, di sentenze sugli argomenti più disparati.


"Stralunato e lubrico, 'avanzo di galera...di tutti i Paradisi terrestri", Simic non cessa di meravigliarsi della stupidità umana, ingrediente segreto della storia, ma anche dell' 'enciclopedia di archetipi' celata in ciascun oggetto. Ad ogni pagina collegamenti ininterrotti: 'una melodia allegra suonata con malinconia', un'immagine sfocata di sè colta di sfuggita in uno specchio egizio, qualcosa 'a metà tra l'infinito e lo starnuto', un 'saporito stufato casalingo di angelo e bestia'"

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