venerdì 24 agosto 2012

August Petermann, l'uomo che inventò il Polo Nord




Philipp Felsch, "L'uomo che inventò il Polo Nord" (Nutrimenti, pagg. 272, immagini, euro 18)


La biografia del geografo e cartografo tedesco August Heinrich Petermann (1822-1878).
La conquista del Polo Nord avviene nel 1909 con l'americano  Robert Edwin Peary. Prima di quella data ci sono decine di spedizioni fallite, promosse per decenni proprio da Petermann, studioso tedesco ossessionato dall’idea di una conquista per mare del Polo Nord.
Ma Petermann era - appunto - soltanto uno studioso, un armchair explorer (esploratore da salotto). Petermann dirigeva l'impresa dell'esplorazione polare dal suo studio in una cittadina della provincia tedesca, e di persona non si era mai spinto più a nord di Edimburgo. Sulla base delle sue teorie e delle sue immaginarie carte geografiche, le navi percorrevano i mari ghiacciati del circolo polare artico alla ricerca di una presunta corrente di acqua tiepida che avrebbe consentito di raggiungere il novantesimo parallelo Nord.
Inutilmente cercarono le tracce della spedizione di John Franklin, perduta nella ricerca del passaggio a Nord Ovest; molti smarrirono la rotta e naufragarono tra i ghiacci come la Admiral Tegetthoff di Julius Payer. L’ultimo, fallimentare, assalto al Polo Nord fu tentato nel 1878 dall’ufficiale americano George Washington De Long a bordo della Jeannette, sempre sulla base delle carte di Petermann, che nel settembre dello stesso 1878 si uccide sparandosi un colpo alla tempia.

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