sabato 18 agosto 2012

Qohelet. Alla ricerca del senso della vita




"Quale guadagno viene all'uomo / per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole? / Una generazione se ne va e un'altra arriva, / ma la terra resta sempre la stessa (...) / Quel che è stato sarà / e quel che si è fatto si rifarà; / non c'è niente di nuovo sotto il sole. (...) / Nessun ricordo resta degli antichi, / ma neppure di coloro che saranno / si conserverà memoria / presso quelli che verranno in seguito"

"Pensavo e dicevo fra me: Ecco, io sono cresciuto e avanzato in sapienza più di quanti regnarono prima di me in Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza. (...) Ma ho capito che anche questo è un correre dietro al vento. Infatti: molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore"

"Ho poi esaminato tutte le violenze perpetrate sotto il sole. Ho considerato il pianto degli oppressi e ho visto che nessuno li consola. (...) Allora ho proclamato i morti, ormai trapassati, più felici dei vivi che sono ancora in vita. Ma più felice di tutti e due è chi non è nato e non ha visto tutto il male perpetrato sotto il sole"

"Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. /  C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, / un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato. / Un tempo per uccidere e un tempo per curare, / un tempo per demolire e un tempo per costruire. / Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un tempo per danzare. / Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. / Un tempo per cercare e un tempo per perdere, /
un tempo per conservare e un tempo per buttar via. / Un tempo per strappare e un tempo per cucire, / un tempo per tacere e un tempo per parlare. / Un tempo per amare e un tempo per odiare, / un tempo per la guerra e un tempo per la pace."



Franco Piotti, "Qohelet. La ricerca del senso della vita" (Morcelliana, pagg. 192, euro 18)
Nuova introduzione (a cura di Franco Piotti, Cultore di Filologia Biblica presso l'Università cattolica di Milano) al Qohelet o Ecclesiaste  (III sec. a. C.), il libro sapienziale più enigmatico, più poetico e più filosofico dell'Antico Testamento.

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