martedì 30 ottobre 2012

Buccinasco. La 'ndrangheta al Nord




Nando dalla Chiesa-Martina Panzarasa, "Buccinasco. La 'ndrangheta al Nord" (Einaudi, pagg. 252, euro 18)
Nicola Gratteri-Antonio Nicaso, "Dire e non dire. I dieci comandamenti della 'ndrangheta nelle parole degli affiliati" (Mondadori, pagg. 210, euro 17,50)

Come è potuto accadere che la 'ndrangheta si sia insediata alle porte di Milano?
L'indagine sull'hinterland sud della città (Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone, Rozzano e Trezzano sul Naviglio) ha al suo centro Buccinasco, niente piú che un piccolo gruppo di cascine, diventato, negli anni delle grandi emigrazioni, culla dei clan calabresi. Fino a guadagnarsi il soprannome di «Platí del Nord» - il centro dell'Aspromonte da cui proviene il nucleo piú significativo di immigrati. Buccinasco è stato uno degli epicentri della terribile stagione dei sequestri di persona degli anni Settanta, poi uno dei fortini strategici dello spaccio di stupefacenti, quindi il regno del boss Antonio Papalia, a lungo considerato il piú potente esponente della 'ndrangheta in Lombardia. Proprio lí dove la sinistra allestiva efficienti servizi sociali - e moltiplicava vie dedicate agli eroi dell'antifascismo - i gruppi calabresi lavoravano nel frattempo per il monopolio del ciclo del cemento, contando sul silenzio degli imprenditori e su complicità crescenti. Eppure nulla accade per caso. Cosí la storia di Buccinasco è ricostruita in stretto rapporto con i cicli delle migrazioni, lo sviluppo e il declino delle grandi fabbriche e con l'occhio sempre rivolto a ciò che accade ai piani alti dell'economia e della politica milanese e alla crisi morale di una classe dirigente.

http://www.lastampa.it/2012/10/22/italia/cronache/i-segreti-di-buccinasco-la-plati-del-ricco-nord-JFcZOQogvCjWnDIQ4zj91O/pagina.html

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