martedì 30 ottobre 2012

Il cucchiaino scomparso: curiosità sulla tavola periodica degli elementi




Sam Kean, "Il cucchiaino scomparso e altre storie sulla tavola periodica degli elementi" (Adelphi, pagg. 416, euro 34)

Ideata autonomamente, nel 1869, da Dmitrij Mendeleev e Julius Lothar Meyer, la tavola periodica degli elementi – stele immateriale dove figurano tutti i materiali di cui è fatto il mondo – continua a restare per lo più congelata nell’inerzia dei ricordi scolastici. Sam Kean mostra come dietro ogni simbolo e ogni numero atomico si spalanchino invece delle sequenze inimmaginabili in tutti gli ambiti dell’esperienza e della conoscenza umana. Come quelle arcaico-antropologiche sull’antimonio, elemento che troviamo nel giallo del palazzo di Nabucodonosor e nel mascara delle donne egizie, usato per sedurre come per incutere terrore. O quelle storico-politiche sul molibdeno, che i tedeschi della Grande Guerra, dopo aver compreso che avrebbe rinforzato l’acciaio dei loro cannoni – le Grandi Berte –, contenderanno in una remota miniera del Colorado al bandito Adams «Due Pistole». O, ancora, quelle medico-sanitarie sulla tossicità del nitrato d’argento (a lungo adottato per curare la sifilide) contrapposta alle qualità terapeutiche dello zolfo, alla base del prontosil, sulfonamide e primo chemioterapico antibatterico. O, infine, quelle fisico-cosmologiche: tutti gli elementi della tavola, infatti, condividono la stessa genesi stellare (l’esplosione di una supernova) dalla quale un processo di compattazione ha fatto nascere, oltre quattro miliardi e mezzo di anni fa, la Terra e gli altri pianeti. Fino a soprendenti aneddoti come quello, evocato nel titolo, del cucchiaino di gallio che si scioglie al contatto del tè caldo, permettendo trucchi alla Houdini

Nessun commento:

Posta un commento