venerdì 1 marzo 2013

G.B. Guerri. La mia vita carnale. Amori e passioni di G. D'Annunzio




Giordano Bruno Guerri, "La mia vita carnale. Amori e passioni di Gabriele D'Annunzio" (Mondadori, pagg. 236, immagini, rilegato, euro 20)

Grazie al diario (in gran parte inedito) di Amélie Mazoyer, ancella in servizio continuo che il Vate ribattezza Aélis (al lettore il gusto di scoprire il motivo licenzioso di un simile soprannome), conosceremo Gabriele d'Annunzio uomo "intero". Geisha, complice e confidente, Aélis si contende il ruolo di preferita con l'elegante musicista Luisa Baccara (Smikrà) e con la cameriera Emilia.
Aélis annota per lunghi anni con quotidiana e meticolosa precisione tutto ciò che accade nelle stanze del Vittoriale, registrando ascese e cadute delle "badesse di passaggio": Elena Sangro, celebre attrice del cinema muto, Consuelo Gomez-Carrillo (sposa, in seconde nozze, di Antoine de Saint-Exupéry), Tamara de Lempicka (una delle poche che dirà di no), Angèle Lager, Paola di Ostheim. E poi nobildonne e prostitute, ricche ammiratrici e piccole sfruttatrici.
Sembra che solo la pingue cuoca Albina, battezzata da Gabriele Suor Intingola o Suor Ghiottizia, sia stata risparmiata dai suoi assalti sessuali.
Dall'amalgama di spirito e materia, lussuria e misticismo, emergono le sue mille nature: l'appassionato giocatore del Lotto, l'ipocondriaco avvezzo a ogni genere di farmaco, l'inventore di profumi e slogan pubblicitari, il collezionista di oggetti rari, il cocainomane, l'ecologista ante litteram, l'animalista affettuoso.

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