mercoledì 10 aprile 2013

Spellman. Quattro vite jazz



"Che un Dave Brubeck sia milionario o poco meno mentre Cecil Taylor, Jackie McLean e Ornette Coleman, al confronto, siano dei poveracci, dal mio punto di vista è scandaloso" 

A.B. Spellman, "Quattro vite jazz" (Minimum Fax, pagg. 272)

"Quattro vite jazz" è uno dei testi fondanti della moderna critica musicale, un classico della letteratura sul jazz pubblicato originariamente nel 1966 e tradotto oggi per la prima volta in italiano.
Attraverso i case studies di quattro musicisti geniali ma spesso avversati dai contemporanei perché considerati troppo "difficili" o "sperimentali" – i pianisti Cecil Taylor e Herbie Nichols, i sassofonisti Ornette Coleman e Jackie McLean – Spellman offre un resoconto aspro e disincantato del conflitto tra le esigenze dell’entertainment e quelle dell’integrità artistica, tra le asfissie del mercato discografico e gli orizzonti potenzialmente infiniti della ricerca musicale. Ciò che emerge da queste pagine, nel vivido racconto in prima persona dei protagonisti, è una vicenda di battaglie quotidiane per la sopravvivenza, fra difficoltà economiche, droghe e discriminazioni razziali; ma anche una storia di speranza e solidarietà, di inaspettati riscatti e rari, luminosi successi.

http://www.youtube.com/playlist?list=PLerkcoBvxnmeJg1KUxUTTa9KV6Z28ki8l

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