giovedì 23 maggio 2013

Joseph Conrad Il caso (Destino)




Joseph Conrad, "Il caso" (Adelphi, pagg. 408)

Romanzo del 1913 di J. Conrad (1857-1924), l'autore di "Cuore di tenebra" (1899) e di "Lord Jim (1900), già edito da Bompiani e da Newton Compton con il titolo "Destino" (entrambe le edizioni sono da anni fuori catalogo), e ora riproposto da Adelphi con nuovo titolo e nuova traduzione.

In "Giovinezza", in "Lord Jim" e in "Cuore di tenebra" Charles Marlow aveva raccontato le vicende di personaggi annientati dal­l’in­contro con il destino. Ma in questo libro Joseph Conrad gli affida un compito ancora più delicato, e per molti versi estremo: raccontare direttamente il destino, o meglio il puro e semplice caso, una forza «assolutamente irresistibile, per quanto si manifesti spesso in forme delicate, quali ad esempio il fascino, reale o illusorio, di un essere umano». Il caso è la storia di Flora de Barral, giovanissima figlia di un banchiere rovinato dalla speculazione (dopo avere a sua volta rovinato migliaia di investitori): finendo in carcere questi fa della ragazza una diseredata, senza altro diritto che la compassione. Ed è la storia di come questa creatura esile, silenziosa e ostinata lotti per resistere al­l’«infatuazione del mondo», e alle attenzioni «di persone buone, stupide, coscienziose». Di come la devozione di un uomo, il capitano Anthony, le sembri all’im­provviso una salvezza possibile. Di quello che un lungo viaggio in mare può nascondere, e un matrimonio può rivelare. E della tragedia cui tutto ciò, inevitabilmente, conduce.

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