martedì 8 luglio 2014

Anche le coccinelle nel loro piccolo...



Menno Schilthuizen, "ANCHE LE COCCINELLE NEL LORO PICCOLO... Organi sessuali ed evoluzione" (Bollati Boringhieri, pagg. 338)

La vita sessuale di insetti, uccelli e animali di ogni tipo può essere davvero strana. Ma ancora più bizzarri, contorti, persino grotteschi, possono essere gli organi genitali. Ed è logico che sia così: se la selezione naturale cesella nel tempo le forme della vita per adattarle all’ambiente e la selezione sessuale crea ornamenti spettacolari nei maschi, continuamente in competizione tra loro per l’accesso alle femmine (pensate alla coda dei pavoni), perché mai l’organo che si trova proprio sulla linea del fuoco, quello che in definitiva fa il «lavoro sporco», dovrebbe essere immune da questa logica?

Infatti non lo è, e milioni di anni di evoluzione hanno fatto sì che si sviluppassero forme stranissime di genitali, maschili e femminili, legate a modalità riproduttive diversificate e straordinarie. Noi umani non siamo che una delle infinite varianti di questo gioco, e non siamo neanche tanto sicuri di aver capito come siamo fatti. 
Questo libro quindi non parla di sesso, parla della morfologia dell’organo deputato a fare la cosa in assoluto più importante per la vita: generare figli, propagare la specie. L’organo in questione risulta essere estremamente variabile e irriducibilmente unico per ciascuna specie, trovandosi a giocare un ruolo ben più complesso che quello di depositare semplicemente quel che serve, dove serve, quando serve. Leggere per credere.
Menno Schilthuizen ci conduce, scanzonato e irriverente, nei dettagli anatomici e fisiologici di questo peep show darwiniano, che per un comprensibile tabù è diventato oggetto di studi scientifici accurati solo di recente. Generazioni di studiosi hanno descritto i peni di ogni specie da secoli, ma è solo da poco che i biologi hanno iniziato a dare un senso a questa esuberante varietà di forme.

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