venerdì 31 ottobre 2014

Domenico Starnone - Lacci



Domenico Starnone, "LACCI" (Einaudi, pagg. 138)

"Che cosa lasciamo, quando lasciamo qualcuno? Una casa, una famiglia, il passato, un'idea di futuro, la nostra peggiore fotografia impressa a fuoco negli occhi di chi abbiamo amato. Passiamo la vita a spaccare vasi e incollare cocci illudendoci di essere nuovi di zecca. E cerchiamo di non guardare troppo indietro, perché il tempo dei bilanci è un tempo vano, ridicolo e struggente"

«Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie». Si apre cosí la lettera che Vanda scrive al marito che se n'è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. Si sono sposati giovani all'inizio degli anni Sessanta, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent'anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza piú che di autonomia. Perciò adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i figli, a misurare l'estensione del silenzio e il crescere dell'estraneità. Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è piú radicale dell'abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte.

Petrowskaja - Forse Esther



Katja Petrowskaja, "FORSE ESTHER" (Adelphi, pagg. 242)

"In questo romanzo vero, vibrante, venato di ironia – il migliore che la letteratura tedesca ci abbia dato dopo Austerlitz di Sebald –, mondi inabissati risorgono vividi, rapinosi, e più che mai contemporanei.

Si sarà proprio chiamata Esther quella bis­­nonna che, nella Kiev del 1941, chiese fi­duciosa a due soldati tedeschi la strada per Babij Jar, la fossa comune degli e­brei, ricevendone come risposta una distratta rivoltellata? Forse. E dell'intera famiglia, dispersa fra Polonia, Russia e Austria, che cosa ne è stato? Il monolite sovietico conosceva l'avvenire, non la memoria.

Per ricostruire quella ramificata genealogia, quel vivace intreccio di culture e di lingue – yiddish, polacco, ucraino, ebraico, russo, tedesco –, Katja Petrowskaja intraprende, sulle tracce degli scomparsi, un intenso viaggio a ritroso nella storia di un Novecento sul quale incombono la stella gialla e quella rossa, e in cui si incrociano i destini di memorabili figure: la babuška Rosa, incantevole logopedista di Varsavia, che salva duecento bambini sopravvissuti all'assedio di Leningrado; il nonno ucraino, prigioniero di guerra a Mauthausen e riemerso da un gulag dopo decenni; il prozio Judas Stern, che spara a un diplomatico tedesco nella Mosca del 1932, e dopo un processo-farsa viene spedito «nel mondo della ma­teria disorganizzata»; il fratello Semën, il rivoluzionario di Odessa, che passando ai bolscevichi cambia in Petrovskij un cognome troppo ebraico... Ma indimenticabili protagonisti sono anche i paesaggi: l'im­mane pianura russa invasa dai tedeschi e le città della vecchia Europa: Kiev, Mosca, Varsavia, Berlino. E i ghetti, i gulag e i lager nazisti"

giovedì 30 ottobre 2014

Emilio Magni a Lurago d'Erba 31 ottobre

Venerdì 31 ottobre alle 20.30 a Lurago d'Erba (Palazzo comunale, via Roma 56) serata con il grande Emilio Magni. Io ci sarò, con tutti i libri di Magni. Si parlerà dei mestieri perduti.Vi aspettiamo!


http://www.hoepli.it/autore/magni_emilio.html


Marella Agnelli - Ho coltivato il mio giardino



Grandi opere - novità in libreria: MARELLA AGNELLI, "HO COLTIVATO IL MIO GIARDINO" (Adelphi Fuori collana, immagini, pagg. 304)

Marella Agnelli è il raro caso di una persona che è uno stile, un modo di essere. Fin da quando Richard Avedon la fissò in un celebre ritratto e la definì «il cigno» – definizione poi ripresa da Truman Capote –, Marella Agnelli ha attraversato le fasi più turbolente e affascinanti del secondo Novecento con passo leggero e somma eleganza, sempre «coltivando il suo giardino», dando forma a luoghi e case, nonché a orti e parchi, applicando ovunque il suo tocco sobrio e ammaliante. E in questo libro per la prima volta racconta, in conversazione con la nipote Marella Caracciolo Chia, come tutto questo è avvenuto – e ancora una volta si riconoscerà qui il suo timbro inconfondibile.

Amos Oz - Giuda



AMOS OZ, "GIUDA" (Feltrinelli, pagg. 336)

Il grande ritorno di Amos Oz al romanzo, dodici anni dopo "Una storia di amore e di tenebra"

Gerusalemme, l’inverno tra la fine del 1959 e l’inizio del 1960. Shemuel Asch decide di rinunciare agli studi universitari – e in particolare alla sua ricerca intitolata Gesù visto dagli ebrei – a causa dell’improvviso dissesto economico che colpisce la sua famiglia e del contemporaneo abbandono da parte della sua ragazza, Yardena. Shemuel è sul punto di lasciare Gerusalemme quando vede un annuncio nella caffetteria dell’università. Vengono offerti alloggio gratis e un modesto stipendio a uno studente di materie umanistiche che sia disposto a tenere compagnia, il pomeriggio, a un anziano disabile di grande cultura. Quando si reca all’indirizzo riportato nell’annuncio, Shemuel trova una grande casa abitata da un colto settantenne, Gershom Wald, e da una giovane donna misteriosa e attraente, Atalia Abravanel. Si trasferisce nella mansarda e inizia a condurre una vita solitaria e ritirata, intervallata dai pomeriggi trascorsi nello studio di Gershom Wald...

Baricco - Smith & Wesson



ALESSANDRO BARICCO, "SMITH & WESSON" (Feltrinelli, pagg. 112)

Il nuovo libro di Alessandro Baricco

Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c’è il destino di un’impresa da vivere. E l’impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una storia memorabile, e che, quella storia, sa di poterla scrivere. Ha bisogno di una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori e di falliti che Rachel può legare al suo carro di immaginazione e di avventura. Ci vuole anche una botte, una botte per la birra, in cui entrare e poi farsi trascinare dalla corrente. Nessuno lo ha mai fatto. Nessuno è sceso giù dalle cascate del Niagara dentro una botte di birra. È il 21 giugno 1902. Nessuno potrà mai più dimenticare il nome di Rachel Green? E sarà veramente lei a raccontarla quella storia?

D'Avenia - Ciò che inferno non è



ALESSANDRO D'AVENIA, "Ciò che inferno non è" (Mondadori, pagg. 324)

Palermo, 1993. Federico, studente modello del liceo classico Vittorio Emanuele II, ha diciassette anni e un mare di domande. Ma ha anche un professore di religione speciale: padre Pino Puglisi. Con lui si troverà a scoprire un' "altra" Palermo, quella del quartiere Brancaccio, dei casermoni di cemento, di Cosa Nostra; ma anche la città del coraggio e della speranza. Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia ridà vita in questo romanzo al "suo" don Pino, un uomo straordinario, capace di generare la sola epica oggi possibile, quella del quotidiano. E di riconoscere anche nell'abisso infernale "ciò che inferno non è".

Lilli Gruber - Tempesta



LILLI GRUBER, "TEMPESTA" (Rizzoli, pagg. 398)

“Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli, e la mia voce viene dal passato.” Quel passato è il 1941, in un’Europa in cui il nazismo dilaga vittorioso assoggettando un Paese dopo l’altro. Hella crede ancora nel Führer, ma lui le sta strappando ciò che ha di più prezioso: Wastl, il suo fidanzato, che parte per il fronte dopo un’ultima settimana d’amore a Berlino. Sul treno che riporta Hella a casa c’è anche un giovane falsario, Karl, che in fuga da una Germania ormai troppo pericolosa per i nemici del regime ha deciso di rifugiarsi in Sudtirolo. Ma nemmeno quella terra chiusa tra le montagne è al sicuro dalle tempeste della storia: nei quattro anni successivi, che devasteranno il mondo, l’orrore del nazismo e la realtà della guerra arrivano anche qui, culminando nell’occupazione da parte dei tedeschi nel 1943. Hella e la sua famiglia sono costretti ad abbandonare le loro illusioni, e Karl a confrontarsi con il Male. 

In Italia ai tempi di Mussolini (E. Gentile)



Emilio Gentile, "IN ITALIA AI TEMPI DI MUSSOLINI. VIAGGIO IN COMPAGNIA DI OSSERVATORI STRANIERI" (Mondadori, pagg. 356)

Un viaggio nell'Italia di Mussolini a partire dalle pagine che giornalisti, studiosi, viaggiatori e scrittori stranieri dedicarono alle vicende del nostro paese negli anni più tragici del Novecento. 

Se in precedenza l'Italia aveva attratto gli stranieri per il fascino del suo passato glorioso, le opere d'arte, le bellezze naturali, dopo il 1915 il principale motivo per visitare la penisola fu scoprire l'«Italia vivente», come la definiva nel 1922 lo storico francese Paul Hazard. Ammiratori di Mussolini o suoi accesi detrattori, attratti dall'originalità e dai successi del fascismo, gli osservatori stranieri furono testimoni dei cambiamenti radicali introdotti dal regime in tutti gli ambiti della vita quotidiana, col fine di creare l'«italiano nuovo». Nei loro scritti, a volte non immuni da pregiudizi ma ricchi di analisi puntuali e spesso profetiche, essi indagarono il carattere, i vizi, le debolezze di un intero popolo, individuando così l'autentica natura del fascismo, inteso purtroppo non come un'«escrescenza innaturale» ma come un fenomeno «propriamente italiano», secondo le parole dello scrittore spagnolo Alicio Garcitoral, un condensato di tutte le frustrazioni, le paure, le pulsioni autoritarie che il duce seppe cogliere e utilizzare allo scopo di dar vita a un regime destinato, nelle sue intenzioni, «a durare nel tempo». 

Atlante dei luoghi maledetti



Olivier Le Carrer, "ATLANTE DEI LUOGHI MALEDETTI" (Bompiani, pagg. 136)

"L'Atlante dei luoghi maledetti" traccia un inventario inedito delle regioni meno raccomandabili del pianeta. Dalla riserva naturale di Kasanka, nello Zambia, invasa da nugoli di pipistrelli, al tenebroso faro degli uomini scomparsi di Eilean Mor, perso nelle isole Flannan, passando per la sinistra foresta dei suicidi di Aokigabara, in Giappone, o per la diabolica casa coloniale che sorge al 112 di Ocean Avenue, a Amityville, ciascuno dei quaranta luoghi censiti racchiude una storia tanto tormentata quanto affascinante. 

 Olivier Le Carrer, giornalista e scrittore, conduce il lettore in un viaggio infernale per i luoghi più spaventosi della Terra, tra catastrofi naturali, mostri marini, luoghi infestati dagli spiriti, villaggi ridotti in cenere. Il giro del mondo attraverso i luoghi più spaventosi della terra, tra storia e leggende.

martedì 28 ottobre 2014

Lackberg - Il guardiano del faro



CAMILLA LACKBERG, "IL GUARDIANO DEL FARO" (Marsilio, pagg. 448)

Dalla giallista svedese più amata nel mondo, un nuovo omicidio tra i fiordi per Erica Falck e Patrick Hedström

In una notte d’inizio estate, un’auto percorre a gran velocità la strada che collega Stoccolma alla costa occidentale. La donna al volante ha le mani sporche di sangue. Insieme al figlio, Annie sta fuggendo verso Gråskär, nell’arcipelago di Fjällbacka. Quell’isola scabra, con il faro bianco e la vecchia casa del guardiano dove crescono le malvarose, appartiene alla sua famiglia, ed è l’unico posto in cui lei si sente al sicuro, lontano da tutto. La leggenda popolare vuole che lì si aggirino gli spiriti dei morti, ma questo non la turba, anzi, in quel luogo così solitario, dove il suo sguardo può spaziare solo su scogli e mare salato, ad Annie piace pensare che i fantasmi siano rimasti per farle compagnia.

Intanto, a Fjällbacka, Erica Falck è totalmente assorbita dai suoi gemelli di pochi mesi, tanto più che Patrik, da poco rientrato in servizio, è alle prese con un’indagine piuttosto spinosa: il dirigente del settore finanze del comune è stato ucciso nel suo appartamento con un colpo di pistola alla nuca. Il movente dell’omicidio sfugge e la vittima, che poco prima di morire aveva fatto visita ad Annie all’isola degli spettri, sembra essere stato un uomo dai mille segreti. Sfidando un muro di silenzi, la polizia di Tanum scava nel suo passato e trova un collegamento con un’associazione di sostegno a donne maltrattate. Una pista che permetterà a Patrik, sostenuto dal calore di una famiglia solida e sempre più numerosa, di portare alla luce i mondi calpestati di persone a cui la parola casa desta soltanto il ricordo di cicatrici, deboli ombre che solo nell’amore per un figlio possono trovare la forza per continuare la loro fuga dal dolore che annienta ogni emozione, da caos e distruzione.

Aldo Cazzullo - La guerra dei nostri nonni



ALDO CAZZULLO, "LA GUERRA DEI NOSTRI NONNI. 1915-1918: storie di uomini, donne, famiglie" (Mondadori, pagg. 264)

La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l'inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, La guerra dei nostri nonni conduce nell'abisso del dolore: i mutilati al volto, di cui si è persa la memoria; le decimazioni di innocenti; l'«esercito dei folli», come il soldato che in manicomio proseguiva all'infinito il suo compito di contare i morti in trincea; le donne friulane e venete violentate dagli invasori; l'istituto degli «orfani dei vivi», dove le mamme andavano di nascosto a vedere i «piccoli tedeschi» che erano pur sempre loro figli.

Ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine - come quelle raccolte dall'autore su Facebook - restituiscono la stessa idea di fondo: la Grande Guerra fu la prima sfida dell'Italia unita; e fu vinta. L'Italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più «un nome geografico», ma una nazione. Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità - che il libro denuncia con forza - di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da D'Annunzio, che trascinarono il Paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.

Un milione di modi per morire nel West



Novità in libreria: Seth McFarlane, "UN MILIONE DI MODI PER MORIRE NEL WEST" (Mondadori, pagg. 156)

Albert Stark ne ha abbastanza della vita del West, dove c'è sempre qualcosa o qualcuno pronto ad ammazzarti quando meno te l'aspetti: duelli nel mezzogiorno di fuoco, prostitute inviperite, risse nei saloon tra scommettitori furiosi, serpenti velenosi, acqua potabile infestata dal colera, abrasioni da rotolacampo, perfino andare dal dentista può essere fatale. Eh sì, ci sono un milione di modi per morire nel selvaggio West, e Albert è ben deciso a schivarli tutti. Certa gente pensa che questo si chiami codardia. Per lui invece è semplice buon senso, istinto di sopravvivenza. E trova la paura una cosa decisamente utile, se vivi nel Sud dell'Arizona e intendi scampare a morte prematura. Ma quando la fidanzata lo scarica per uno dei più insopportabili bellimbusti della città, Albert decide che questa volta è giunto il momento di passare al contrattacco, anche se non ha la minima idea di come si tenga in mano una pistola, di come si salti in sella a un cavallo, e non ha mai tirato un pugno in vita sua. Fortunatamente, come portata da un vento misterioso, compare una pistolera mozzafiato che ne sa di pistole e duelli per tutti e due, ed è pronta ad allearsi con lui. Sfortunatamente, la fanciulla è sposata al più famoso, pericoloso, gelosissimo criminale della frontiera. Così Albert, suo malgrado, finirà per scoprire che non sono solo un milione, ma un milione e uno i modi per morire nel West.

Zerocalcare - Dimentica il mio nome



ZEROCALCARE, "DIMENTICA IL MIO NOME" (Bao Publishing, pagg. 240)

IL NUOVO LIBRO DEL PIU' CELEBRE FUMETTISTA ITALIANO DEGLI ANNI DUEMILA

Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. 
A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione, Dimentica il mio nome è un piccolo gioiello narrativo, la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di un talento puro e innegabile. 

Francesco Bonami - Curator



Francesco Bonami, "CURATOR. AUTOBIOGRAFIA DI UN MESTIERE MISTERIOSO" (Marsilio, pagg. 144)

Che cosa fa un curatore d'arte? E come lo si diventa? Quali sono le qualità che gli permettono di emergere? Francesco Bonami, tra i curatori più famosi al mondo, disegna in questo libro il percorso di una carriera. Che non è proprio come si potrebbe immaginare.

Fu la mamma a informarlo nel 2003 che era diventato direttore della Biennale di Venezia. E una volta dovette addirittura inventarsi di sana pianta l'esistenza di un curatore per attrarre i pittori che mancavano a una mostra. Un viaggio continuo il suo - da Pechino a Johannesburg, dall'Armenia alla Polonia - per scovare nuove idee e suggestioni (la linfa vitale del curatore), tra vicende improbabili, incontri formidabili e problemi incontrollabili. Con scenari sempre nuovi: non solo la Biennale di Venezia, ma anche Manifesta, Site Santa Fe nel New Mexico, la prestigiosa Biennale del Whitney Museum e l'enigmatico ruolo di Manilow Senior Curator con i surreali weekend in compagnia dei finanziatori del museo di Chicago. Racconti, avventure e disavventure nel mondo dell'arte animano questo affascinante percorso, popolato da strani personaggi (collezionisti, galleristi, direttori di museo, artisti e non), sempre in bilico tra follia, genialità e (qualche volta) noia. Attraverso la sua storia personale, e togliendosi non pochi sassolini dalle scarpe, Bonami racconta la realtà (non le favole) sullo strano mestiere che si è «ritrovato» a fare per trent'anni. Un mestiere che, confessa candidamente, ancora oggi non ha forse capito fino in fondo in cosa consista veramente.

Lucky Luciano. La prima trattativa stato-mafia



Carlo Maria Lomartire, "LA PRIMA TRATTATIVA STATO-MAFIA. LUCKY LUCIANO E GLI STATI UNITI 1942-1946" (Mursia, pagg. 168)

Durante il Secondo conflitto mondiale, nelle settimane successive all’entrata in guerra degli Stati Uniti, decine di mercantili in partenza dal porto di New York diretti in Europa per rifornire gli Alleati vennero affondate da sommergibili tedeschi e italiani durante la traversata dell’Atlantico. Il Nis, l’intelligence della Marina, accertò che il nemico era informato da lavoratori del porto e si rivolse al sindacato degli scaricatori, controllato dalla mafia, per bloccare il flusso di informazioni. È l’inizio di una collaborazione tra i servizi segreti americani e Charles «Lucky» Luciano, al secolo Salvatore Lucania, in carcere dal ’36 ma ancora il boss dei boss della costa orientale. Un’«alleanza perversa» che bloccò il sabotaggio nel porto di New York e poi proseguì nell’organizzazione dell’«operazione Husky», favorendo lo sbarco americano in Sicilia.

sabato 25 ottobre 2014

CD NOVITA'

[Ne approfitto per ricordare tutti gli appuntamenti di ottobre e novembre co-organizzati dalla Libreria Torriani Di Canzo: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/incontri-e-presentazioni-libri-ottobre.html ]

[Prossimo appuntamento domenica 26 ottobre Franco Minonzio - il Medeghino ad Alserio alle ore 17.30: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/franco-minonzio-il-medeghino-ad-alserio.html ]

CD LE ULTIME NOVITA' IN LIBRERIA:

- SLIPKNOT, ".5: The Gray Chapter" Deluxe Edition (2CD) [https://www.youtube.com/watch?v=9LF7ScsZhoY]

- NEIL DIAMOND, "Melody Road" [https://www.youtube.com/watch?v=B_tXb4KLOxI]

- FIORELLA MANNOIA, "Fiorella" (2cd) [https://www.youtube.com/watch?v=K73IWVxZGX8]

- EROS RAMAZZOTTI, "Eros 30" normale (2cd) e deluxe (3cd) [https://www.youtube.com/watch?v=cEE0xnN_3ak]

- BEN HOWARD, "I Forget Where We Were" [https://www.youtube.com/watch?v=ki5HBBEtfak]

- DAVID GUETTA, "Original Album Series" (cofanetto 5 cd: Just a Little More Love, Guetta Blaster, Pop Life, One Love Mix, One More Love) [https://www.youtube.com/watch?v=Uc49mvL0MBA]










DVD NOVITA'

[Ne approfitto per ricordare tutti gli appuntamenti di ottobre e novembre co-organizzati dalla Libreria Torriani Di Canzo: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/incontri-e-presentazioni-libri-ottobre.html ]

[Prossimo appuntamento domenica 26 ottobre Franco Minonzio - il Medeghino ad Alserio alle ore 17.30: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/franco-minonzio-il-medeghino-ad-alserio.html ]

DVD LE ULTIME NOVITA' IN LIBRERIA:

- Robert Stromberg (Angelina Jolie), MALEFICENT IL SEGRETO DELLA BELLA ADDORMENTATA
- Olivier Dahan (Nicole Kidman), GRACE DI MONACO
- Documentario Cinehollywood MORGAN FREEMAN SCIENCE SHOW - I MISTERI DELL'UNIVERSO (cofanetto 3 dvd)
- Documentario Cinehollywood PICASSO L'EREDITA' DI UN GENIO
- Davide Marengo (Luca e Paolo, Geppi Cucciari), UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE
- Nuova edizione cofanetto COLLEZIONE NINO MANFREDI (3 dvd: In nome del papa re, Attenti al buffone, C'eravamo tanto amati)
- Nuova edizione cofanetto COLLEZIONE ERMINIO MACARIO (4 dvd: Come persi la guerra, L'eroe della strada, Come scopersi l'America, Il monello della strada)
- Nuova edizione cofanetto WALTER CHIARI COLLECTION (3 dvd: Amore mio non farmi male, Son tornate a fiorire le Rose, Per amore di Cesarina)
- Nuova edizione Valerio Zurlini (Marcello Mastroianni) CRONACA FAMILIARE
- Nuova edizione Dino Risi (Ugo Tognazzi, Ornella Muti), LA STANZA DEL VESCOVO












MALEFICENT
IL NUOVO CARTONE ANIMATO DISNEY. Malefica, una bella e giovane donna dal cuore puro con impressionanti ali nere, vive una vita idilliaca immersa nella pace della brughiera del regno, fino a quando un giorno, un esercito di invasori umani minaccia l'armonia di quei luoghi. Malefica diventa la piú fiera protettrice della sua terra ma rimane vittima di uno spietato tradimento ed è a questo punto che il suo cuore puro comincia a tramutarsi in pietra. Decisa a vendicarsi, Malefica affronta una battaglia epica contro il Re Stefano e alla fine, lancia una maledizione contro la piccola Aurora, figlia del Re. Quando la bambina cresce, Malefica capisce che Aurora rappresenta la chiave per farle ritrovare la vera felicità e riportare la pace nella sua brughiera.


GRACE DI MONACO
962, un anno nella vita della principessa piú celebre del XX secolo, un anno durante il quale Grace Kelly si dibatte nel tentativo di conciliare passato e presente, il desiderio di tornare ad apparire sul grande schermo e il suo nuovo ruolo di madre, regnante e moglie del principe Ranieri III.


MORGAN FREEMAN SCIENCE SHOW - I MISTERI DELL'UNIVERSO
Cos'è la "particella di Dio"? Esiste il nulla? L'universo è infinito? Cos'è il tempo? La fisica ha compiuto passi da gigante per comprendere il cosmo e le sue segreti e Morgan Freeman, con l'aiuto di grandi scienziati, li illustra in modo facile e divertente, grazie all'ausilio di spettacolari animazioni in computer grafica. Contiene i seguenti episodi: La particella di Dio, Cos'è il nulla?, Tempo e spazio infiniti?, Sopravvivremo alla fine del Sole?, L'universo è vivo?, Cosa ci rende ciò che siamo?

PICASSO L'EREDITA' DI UN GENIO
Attraverso filmati inediti dall'archivio di famiglia e interviste esclusive, il documentario ripercorre la storia personale e professionale di Pablo Picasso e si sofferma sui molteplici aspetti del suo lavoro attraverso le opere, alcune delle quali, scoperte solo dopo la sua morte. Una produzione imponente, di quasi 50.000 opere d'arte tra disegni, dipinti, sculture, ceramiche, ognuna delle quali ha rivelato un aspetto diverso della vita dell'artista e del suo processo creativo.

UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE
Camilla lascia la sua amata Sardegna, le sue amiche e il suo lavoro di dj radiofonico e si trasferisce a Milano per sposarsi con Simone che lavora in una concessionaria d'auto vintage. Dopo due anni di convivenza la coppia non riesce piú a comunicare come prima ed entra in crisi. Simone vorrebbe riprovarci. Camilla, che nel frattempo non è riuscita ad ambientarsi nella città e si sveglia ogni giorno con una lamentela diversa, invece no. Alla vigilia dell'appuntamento in tribunale per siglare la separazione, i due decidono di recarsi da una terapeuta di coppia per valutare una possibile ricucitura. Dal loro racconto, che ricostruisce in flashback la vicenda sentimentale, emergono le ragioni, bizzarre e inaspettate, che hanno portato Camilla a non voler recuperare la relazione. E si scopre che Simone, incapace di scuotere la moglie depressa, ha finito per cedere ai consigli di Carlo, suo amico poco incline alla monogamia. Consigli che prevedono di adottare uno stratagemma dalla portata tragicomica: assoldare il Falco, un playboy ormai sul viale del tramonto, per sedurre la moglie Camilla e farsi lasciare da lei. Ma non tutto sembra andare come previsto, anzi.

COLLEZIONE NINO MANFREDI
Nel decennale della sua scomparsa (2004-2014), un box che racchiude 3 must della carriera di Nino Manfredi!

COLLEZIONE ERMINIO MACARIO
4 film che mostrano il successo della coppia Carlo Borghesio regista e Erminio Macario attore!

WALTER CHIARI COLLECTION
I tre film del sodalizio artistico tra il regista Vittorio Sindoni e l'istrione Walter Chiari!

CRONACA FAMILIARE (1962)
Dal romanzo autobiografico di Vasco Pratolini, il capolavoro di Valerio Zurlini, vincitore del Leone d'Oro al Festival di Venezia.

STANZA DEL VESCOVO (1977)
Dal romanzo omonimo di Piero Chiara. Un giovane playboy conosce in una villa del Lago Maggiore il signor Temistocle Orimbelli, sua moglie Cleofe e la bella cognata. Si innamora di quest'ultima ma si tira indietro quando Il signor Orimbelli, rimasto vedovo, decide di sposarla. Ma dietro la morte della signora Orimbelli si cela qualcosa di inquietante.

venerdì 24 ottobre 2014

Vite e detti di Maometto - i Meridiani



Grandi opere - novità in libreria: "VITE E DETTI DI MAOMETTO" - I MERIDIANI (progetto editoriale di Alberto Ventura, a cura di Rainer Brunner e Michael Lecker, Mondadori, pagg. LIV-1192)

II volume, che configura una vera e propria biografia "sacra" di Maometto, propone gli elementi essenziali per conoscere e comprendere la figura del Profeta secondo la prospettiva islamica. 

Due i generi letterari tradizionali in cui tali elementi sono stati espressi: il primo è il genere biografico, rappresentato dalle Vite antiche di Maometto, delle quali nel volume è presentata una scelta dei primi testi sulle imprese del Profeta che non ha equivalenti nell'editoria occidentale. Il secondo genere, quello sapienziale dei Detti (Hadith), raccoglie le sentenze più significative attribuite a Maometto. Tratti dalle raccolte canoniche più autorevoli, i Detti rappresentano per i musulmani una scrittura sacra a tutti gli effetti, nonché un complemento alla parola di Dio che è contenuta nel Corano. Si tratta dunque di opere fondamentali, che ci permettono di vedere "dal di dentro" l'immenso valore attribuito al Profeta dai fedeli dell'Islam, un valore che si perpetua da secoli ed è oggi condiviso da più di un miliardo di credenti.

Pastoureau - Storie di pietra



Grandi libri - novità in libreria: MICHEL PASTOUREAU, "STORIE DI PIETRA. TIMPANI E PORTALI ROMANICI" (Einaudi, immagini, pagg. 216)

In Francia il romanico si è sviluppato con un incomparabile grado di coesione e grandiosità: per il grande storico Henri Focillon, nella storia dell'arte europea esso rappresenta la prima compiuta definizione dell'Occidente. L'austera bellezza e la profonda armonia delle chiese romaniche seduce il nostro sguardo moderno forse ancor piú di quelle gotiche. Tuttavia, questa predilezione non sempre è accompagnata da conoscenze che permettono di comprenderne appieno il significato. Concentrando il loro interesse sui timpani e sui portali, gli autori dimostrano che la decorazione scultorea non ha nulla di esoterico. Ha piuttosto un ruolo educativo, teologico e morale al contempo, da mettere anche in relazione con i rituali liturgici (preghiere, canti, letture, processioni) che si svolgevano sulla porta delle chiese.

Le stupefacenti fotografie di Vincent Cunillère rendono possibile ciò che una semplice visita non permette: un vero e proprio incontro ravvicinato con queste bibbie di pietra che con fantasia mirabile hanno saputo fondere l'immagine di Dio con quella dell'uomo. I dettagli piú spettacolari si succedono: dal Giudizio Universale sui portali dell'imponente abbazia di Sainte-Foy di Conques e della cattedrale di Saint-Trophime di Arles ai capitelli istoriati della cattedrale di Autun, dalla conversione delle genti sul timpano della basilica di Sainte-Marie-Madeleine a Vézelay agli atlanti della chiesa di Saint-Pierre a Beaulieu-sur-Dordogne, e ancora le chiese intitolate anch'esse a san Pietro a Moissac e a Aulnay-de- Saintonge, l'abbazia di sant'Egidio a Saint-Gilles du Gard, la chiesa parrocchiale di Saint-Julien-de-Jonzy. In dialogo costante con le immagini, il testo di Michel Pastoureau ripercorre la storia di ogni facciata, fornendoci le chiavi necessarie per comprendere fino in fondo lo splendore e l'incomparabile ricchezza dell'architettura romanica.

Il pensiero giapponese classico



Massimo Raveri, "IL PENSIERO GIAPPONESE CLASSICO" (Einaudi, pagg. X - 612)

L'intreccio di correnti filosofiche e di percorsi religiosi diversi è andato costituendo nei secoli una tradizione spirituale profonda, originale, luminosa, capace di rinnovarsi con estrema libertà, che caratterizza ancora oggi la cultura del Giappone nei suoi tratti salienti e piú affascinanti.

Il libro di Massimo Raveri indaga la dimensione complessiva di tale tradizione spirituale seguendo due prospettive che si intersecano, quella storica e quella antropologica. Alle concezioni dello shintoismo, del buddhismo, del daoismo e del confucianesimo, tramandate dai testi dei grandi maestri e dai trattati di meditazione, si affiancano visioni piú complesse - sul corpo, sullo spirito, sulla purezza, sulla morte e l'immortalità, sui paradisi e sugli inferni - espresse attraverso altri «linguaggi», come i riti comunitari dei villaggi, i miti o le pratiche ascetiche dell'estasi svolte in segreto sulle montagne sacre. Un'analisi in profondità che non trascura neppure le forme artistiche, con una riflessione sul senso, profondamente religioso, che illumina talune arti «tradizionali», come i giardini di pietra, la cerimonia del tè e l'ikebana.

Il fantasma nella Rete. L'hacker più ricercato del mondo



Kevin D. Mitnick, "IL FANTASMA NELLA RETE. LA VERA STORIA DELL'HACKER PIU' RICERCATO DEL MONDO" (Feltrinelli, pagg. 416)

“Non l’ho fatto per soldi. L’ho fatto per divertirmi.” Il più abile hacker della storia racconta la sua vita, le sue imprese, le sue fughe avventurose – dentro e fuori dalla rete.

Quando i computer non erano ancora in tutte le case e in tutte le tasche, la rete muoveva i primi passi e ben pochi sapevano cosa fosse un hacker, Kevin D. Mitnick era nella lista dei criminali più ricercati dall’Fbi, ma non aveva mai usato un’arma, non aveva ucciso nessuno, non aveva rubato: era semplicemente il più bravo del mondo a intrufolarsi nei sistemi informatici più protetti del pianeta.

Per anni Mitnick ha vissuto un’esistenza al limite, braccato da polizia e servizi segreti, continuamente alla ricerca di una sfida più eccitante e pericolosa della precedente, inventando sistemi sempre più ingegnosi per eludere le protezioni dei sistemi informatici più inviolabili e intanto riuscire a sfuggire alla cattura nel mondo reale.
In questo libro, che è la sua autobiografia, scritto con il passo e l’urgenza di un thriller tecnologico, Mitnick racconta le sue innumerevoli avventure, fuori e dentro la rete: quelle di un artista della truffa, capace di ingannare uomini e macchine con la stessa bravura, ma anche quelle di un precursore e di un visionario, il primo a riconoscere nell’hacking una strada alternativa per la comprensione del mondo digitale.

Come funziona Google



Eric Schmidt-Jonathan Rosenberg, "COME FUNZIONA GOOGLE" (Rizzoli Etas, PAGG. 378)

Eric Schmidt, Executive Chairman ed ex CEO di Google, e Jonathan Rosenberg, già Senior VP per i Prodotti, entrarono in Google più di dieci anni fa, come manager di esperienza nel settore tecnologico. A quel tempo, la società era già nota per “fare le cose in modo diverso”, riflettendo i principi visionari – e spesso in controtendenza – dei fondatori Larry Page e Sergey Brin; così non ci misero molto a capire che per avere successo avrebbero dovuto imparare da capo tutto quello che pensavano di sapere sul management e sul business. Oggi Google è un’icona globale che sposta continuamente in avanti i confini dell’innovazione in molteplici campi.

Gli autori spiegano come la tecnologia ha spostato la bilancia del potere dalle imprese ai consumatori e che il solo modo per avere successo in questo ambiente in continuo mutamento è creare prodotti superiori e attirare una nuova razza di collaboratori poliedrici, i “creativi smart”. Affrontando temi quali cultura aziendale, strategia, decision making, comunicazione e innovazione, essi illustrano le loro massime di gestione con numerosi aneddoti interni dalla storia di Google, molti dei quali vengono raccontati qui per la prima volta.

giovedì 23 ottobre 2014

Il filo d'oro - Storia della scrittura



[Ne approfitto per ricordare tutti gli appuntamenti di ottobre e novembre co-organizzati dalla Libreria Torriani Di Canzo: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/incontri-e-presentazioni-libri-ottobre.html ]
[Prossimo appuntamento - ricordo - Lorenzo Morandotti e Laura Bianchi ad Asso venerdì 24 ottobre alle ore 21.00: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/lorenzo-morandotti-e-laura-bianchi-ad.html ]

[Poi - ricordo - domenica 26 ottobre Franco Minonzio - il Medeghino ad Alserio alle ore 17.30: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/franco-minonzio-il-medeghino-ad-alserio.html ]

Ewan Clayton, "IL FILO D'ORO. STORIA DELLA SCRITTURA" (Bollati Boringhieri, pagg. 400)

Il filo d’oro della comunicazione scritta – la più antica e persistente delle tecnologie umane – si è dipanato lungo tutto il percorso dell’umanità per oltre tremila anni. Parte dalle pareti rocciose di Wadi el-Hol, nell’Alto Egitto, e da lì passa ai pezzi di coccio, al papiro, alle architravi marmoree, alla pergamena, alle tavolette di cera, alla carta cinese, fino ad arrivare allo schermo pixellato del computer e sui muri delle periferie metropolitane. La scrittura – questo tesoro cangiante – è stata impressa in tavolette di argilla, arrotolata in papiri, legata in codici, rilegata in libri e codificata in bit. Milioni di mani hanno scritto grafie diverse usando scalpelli, bacchette, piume d’oca, grafite, pennelli, caratteri mobili di piombo con font sempre nuovi, stilografiche metalliche, penne a sfera del signor Bìró, macchine da scrivere rivoluzionarie, tastiere QWERTY e bombolette spray. Ogni parola, tracciata da chiunque, con qualsiasi mezzo e su qualsiasi superficie, ha mostrato chiaramente la storia che l’ha preceduta e dialogato in maniera serrata con il suo tempo e la sua società.
Questo è Il filo d’oro: l’epopea affascinante e sorprendente di quel miracolo culturale che è la parola scritta, da sempre strumento insuperabile di comunicazione e motore del progresso culturale, scientifico e politico dell’umanità.

Guaitamacchi - La storia del rock



Ezio Guaitamacchi, " LA STORIA DEL ROCK" (Hoepli, immagini, prefazione di Renzo Arbore, pagg. 512)

La prima opera italiana che, a 60 anni esatti dalla nascita, celebra la storia della musica che ha cambiato il nostro mondo. Dalle radici folk e blues all'avvento di Elvis, dalla Swinging London di Beatles e Rolling Stones alla San Francisco psichedelica, dalla rivoluzione punk al "fragore del metallo" sino al nichilismo grunge e ai suoni del nuovo Millennio. Il rock è un'arte straordinaria, una delle più rilevanti e influenti del secolo scorso. Ma anche una delle forme d'espressione più rivoluzionarie mai concepite dagli esseri umani. Perché il rock non è stato soltanto ritmo e melodia: nuove mode, stili di vita innovativi, filosofie di pensiero alternative, arti, culture e controculture sono state influenzate o addirittura generate da questa formidabile miscela sonora. Una blend acustica nata a metà del '900 dall'incrocio tra la cultura nordamericana bianca e quella afroamericana, fenomenale mix di folk e blues che ancora oggi è in grado di affascinare il mondo intero. Come le sue "radici" sono lì a testimoniarlo, il rock è una forma d'arte popolare. E, come tale, deve essere analizzato tenendo così conto del tempo, del luogo e del contesto socio-culturale da cui è emerso. Ecco perché quest'opera, la prima in Italia come unicità e completezza, traccia un percorso per "momenti", "scene" e "fenomeni" piuttosto che concentrarsi sulle bio-discografie (per altro presenti) dei protagonisti o seguire un percorso strettamente cronologico.

Truman Capote (George Plimpton)



George Plimpton, "TRUMAN CAPOTE" (Garzanti, pagg. 468)

Eccentrico e perfido, aristocratico e curioso di tutto, George Plimpton è stato tra le voci più influenti della letteratura americana contemporanea. A lui si deve l'invenzione dell'intervista come genere letterario, e le sue inchieste e i suoi libri restano memorabili per i lettori almeno quanto lo erano per i fortunati partecipanti le feste esclusive che per decenni ha ospitato nel suo appartamento dell'Upper East Side newyorkese. Proprio come «una specie di cocktail party di conoscenti di Truman Capote» Plimpton ha organizzato il racconto della vita e della carriera del leggendario autore di Colazione da Tiffany, raccogliendo le testimonianze di decine di persone, da Marella Agnelli a Mia Farrow, da Gore Vidal a Kurt Vonnegut, e fondendole in una straordinaria biografia corale fatta di ricordi, racconti, accuse e gossip. Attraverso la voce di chi ha amato e di chi ha odiato Capote, possiamo seguire l'infanzia nel profondo Sud e l'arrivo a New York; i primi successi letterari e la scandalosa vita amorosa; le controversie che accolsero A sangue freddo; gli anni al centro della vita artistica mondiale e gli ultimi giorni trascorsi fra perdita d'ispirazione, alcolismo e isolamento. 

Le mamme ce la fanno



Elisabetta Gualmini, "LE MAMME CE LA FANNO. STORIE DI DONNE SEMPRE IN BILICO TRA FAMIGLIA, SCUOLA E LAVORO" (Mondadori, pagg. 156)

Lavorano molto, a volte moltissimo, accompagnano i figli a scuola e in piscina, si chiedono dopo quanti inviti debbano ricambiare e come organizzare un compleanno senza che sembri un ricevimento alla Casa Bianca, leggono le favole (addormentandosi subito) e tifano persino su un campo di calcio. Sono mamme che conciliano la famiglia e il lavoro, sbirciano mail alla recita di Natale e documenti a bordo vasca; si iscrivono in palestra e poi non ci vanno, bevono il caffè prima dell'alba e guidano con un cappotto sopra il pigiama. 

Elisabetta Gualmini le racconta e si racconta: dai post-it appesi ovunque per ricordarsi di scrivere il nome del bambino sulle calze antiscivolo, alla tentazione di sfuggire ai raduni scout, al sogno infranto di riunioni concise - beati gli uomini, che non hanno da pensare all'ultimo squillo di campanella della scuola -, alla sua amica Giovanna che ha sette figli e, a parte la tovaglia di plastica e i tre carrelli della spesa, è una persona serena. Racconta delle mamme perfette e della bellezza di quelle perfettibili. «Ti vedo stanca. Dovresti mollare qualcosa», ma Elisabetta non ascolta il suggerimento della madre, perché proprio la volontà di non rinunciare a niente, a costo di molti sacrifici, qualche acrobazia e alcuni salti mortali che contraddistingue lei e molte altre donne, le fa dire che sì, alla fine le mamme ce la fanno.

mercoledì 22 ottobre 2014

I filosofi parlano di felicità

[Ne approfitto per ricordare tutti gli appuntamenti di ottobre e novembre co-organizzati dalla Libreria Torriani Di Canzo: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/incontri-e-presentazioni-libri-ottobre.html ]
[Prossimo appuntamento - ricordo - Lorenzo Morandotti e Laura Bianchi ad Asso venerdì 24 ottobre alle ore 21.00: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/lorenzo-morandotti-e-laura-bianchi-ad.html ]

[Poi - ricordo - domenica 26 ottobre Franco Minonzio - il Medeghino ad Alserio alle ore 17.30: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/franco-minonzio-il-medeghino-ad-alserio.html ]





Fulvia De Luise - Giuseppe Farinetti, "I FILOSOFI PARLANO DI FELICITA' " (Einaudi):
- VOL. I LE RADICI DEL DISCORSO (pagg. XX - 196)
- VOL. II TRA I MODERNI (pagg. XXIV - 728)

Medici dell'anima, o del disordine della mente, i filosofi hanno dispensato diagnosi e prescrizioni per rendersi felici con cognizione, indagando ogni piega del rapporto dell'individuo con se stesso, con gli altri, con la precarietà dell'esistenza. Il libro intende presentare al lettore, introducendoli e commentandoli, i testi che esprimono con particolare forza la pretesa strategica che ha accompagnato a lungo la ricerca filosofica, dialogando spesso con gli altri saperi a disposizione di ciascuna epoca.

Il primo volume risale alle origini stesse della storia del pensiero, riconoscendo a queste voci un indiscutibile primato nel configurare una gamma di alternative poi sempre rivisitate. Il secondo volume ne presenta importanti sviluppi in alcune aree di discussione dell'età moderna. Da Pascal a Spinoza, da Hobbes a Kant, da Rousseau a Marx e Nietzsche, la questione si rinnova e diventa piú complessa, rispetto all'universalismo fiducioso degli antichi, imponendo di superare alcuni parametri di implicita esclusione: il genere, la classe, la fede religiosa. L'ultima sezione documenta il disincanto intervenuto in questa prospettiva di ricerca. Un'appendice su Darwin chiude la rassegna, indicando nel suo nome lo scenario scientifico imprescindibile per rilanciare oggi il discorso dei filosofi sulla felicità.

Vitiello - L'immagine infranta



Vincenzo Vitiello, "'L'IMMAGINE INFRANTA. LINGUAGGIO E MONDO DA VICO A POLLOCK" (Bompiani, pagg. 238)

L’immagine infranta descrive la parabola del moderno attraverso una fitta trama di rapporti tra romanzieri e poeti (da Cervantes a Celan), filosofi (da Vico a Benjamin), pittori e scultori (da Manet a Fontana, a Pollock). Il filo conduttore è la crisi del linguaggio figurale: il mondo non offre più un’immagine stabile di sé, né il ‘pensiero’ sembra capace di creare nuove immagini per dare ordine al mondo. La profondità di questa crisi, che ha raggiunto la stessa origine dell’esistenza umana, quell’“iconologia della mente” che ha segnato il passaggio da natura a storia, è testimoniata dalle decisioni estreme di due tra gli artisti più significativi del nostro tempo, Pollock e Celan, che non esitarono a ‘ripetere’, per stanchezza, e disperazione, il gesto dell’Empedocle hölderliniano – già compiuto, in altra forma, da Nietzsche.

Van Reybrouck - Congo



David Van Reybrouck, "CONGO" (Feltrinelli, pagg. 688)

Si parte dal gigantesco estuario del fiume Congo, come i colonizzatori, i missionari, i bianchi hanno sempre fatto. Un getto possente di detriti, terra, alberi che trasforma l’oceano in un brodo torbido per centinaia di chilometri. E poi, attraverso centinaia di interviste con congolesi di tutte le età e le etnie, attraverso lo studio della storia, dell’archeologia, della geografia e della climatologia, si parte alla scoperta di un paese, di un popolo, di un continente. Dai primi insediamenti preistorici agli orrori della dominazione coloniale belga, dall’indipendenza alle guerre civili, attraverso giungle e città, montagne di ghiacciai perenni e pianure rigogliose, miniere di ogni possibile minerale prezioso e una natura ricchissima e incontaminata, un libro che davvero restituisce un mondo.

Perez-Reverte: Il cecchino paziente



ARTURO PEREZ-REVERTE, "IL CECCHINO PAZIENTE" (Rizzoli, pagg. 254)

Ad Alejandra Varela, detta Lex, specialista in arte urbana, piacciono le donne, e non ne fa mistero. Ma ora che ha perso la sua compagna, Lita, non le resta che il lavoro. Un incarico editoriale la mette sulle tracce di Sniper, uno dei writer più famosi al mondo, un ribelle apparentemente indomabile, protagonista di "interventi" ben oltre i limiti della legalità, con conseguenze in qualche caso fatali per i giovani che chiama all'azione. Quasi nessuno ne ha mai visto il volto, nessuno conosce la sua vera identità. Un artista? Lui dice di non esserlo, ripete che i suoi "pezzi" sono "guerriglia urbana". Eppure, se qualcuno lo convincesse a esporre le sue opere e a farne un libro, sarebbero in molti ad arricchirsi. Almeno all'inizio, è per questo che Lex lo insegue da Madrid a Lisbona, da Verona a Napoli, immergendosi sempre più nel mondo dei "graffitari", nei loro codici e nei loro valori. Anche qualcun altro, però, sta cercando Sniper, con tutt'altre intenzioni. E pedina Lex per arrivare fino a lui. 

Perissinotto - Coordinate d'Oriente



Alessandro Perissinotto, "COORDINATE D'ORIENTE" (Piemme, pagg. 304)

Andare a Oriente, per sottrarsi al passato, ma anche per misurarsi con un paese dove i contrasti sono infiniti e i conflitti non esplodono mai. Nel suo bagaglio di imprenditore, Pietro porta con sé il ricordo del padre, morto di tumore per i veleni respirati sul lavoro. Nella sua fabbrica cinese, si dice Pietro, tutto questo non accadrà: niente morti bianche, niente sfruttamento, molti diritti. Ha in mente delle splendide utopie Pietro, e dimentica che le utopie sono un modo raffinato per suicidarsi. A ricordarglielo ci penseranno i soci americani e ci penserà il destino. Ma il destino gli farà anche incontrare Jin, la donna misteriosa che appende fiori a un semaforo, che lava i pavimenti e suona il pianoforte, che appare e svanisce, e che, come Pietro, aspetta segretamente la morte di chi le ha strappato la serenità. Pietro e Jin: due naufraghi, stretti l’uno all’altro per non affondare nel mare d’odio che hanno lasciato crescere intorno.

martedì 21 ottobre 2014

FRANCO MINONZIO - IL MEDEGHINO AD ALSERIO - 26 OTTOBRE



[Ne approfitto per ricordare tutti gli appuntamenti di ottobre e novembre co-organizzati dalla Libreria Torriani Di Canzo: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/incontri-e-presentazioni-libri-ottobre.html ] [Prossimo appuntamento - ricordo - Lorenzo Morandotti e Laura Bianchi ad Asso venerdì 24 ottobre alle ore 21.00: http://libreriatorriani.blogspot.it/2014/10/lorenzo-morandotti-e-laura-bianchi-ad.html ]

DOMENICA 26 OTTOBRE ALLE ORE 17.30 PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI ALSERIO (EVENTO ORGANIZZATO DAL COMUNE DI ALSERIO in collaborazione con la LIBRERIA TORRIANI DI CANZO) lo storico e filologo lecchese FRANCO MINONZIO presenta il suo ultimo libro "L'altro Medici. Come il MEDEGHINO s'insignorì del Lario" (Edizioni Lampi di Stampa / Polyhistor), che racconta la storia di Giangiacomo de' Medici (1498-1955), detto il Medeghino: il condottiero che negli anni 1522-1532 tentò di fondare un proprio stato entro lo stato di Milano, sul Lario 

lunedì 20 ottobre 2014

Justin Go - L'ostinato scorrere del tempo



Justin Go, "L'OSTINATO SCORRERE DEL TEMPO" (Einaudi, pagg. 572)

Una storia struggente e segreta da disseppellire, e un'eredità che rischia di svanire a ogni minuto che passa. Un ragazzo di venti anni sulle tracce della piú bruciante, avventurosa storia d'amore che abbiate letto negli ultimi anni. Best seller negli Stati Uniti.

Imogen Soames-Andersson e Ashley Walsingham si sono conosciuti a Londra nel 1916. Il loro tempo insieme è durato un battito d'ali, travolto dalla guerra e dalle convenzioni di un mondo al crepuscolo. I frammenti di questo amore, che ha resistito al distacco, sono sparsi ovunque, nascosti fra l'Inghilterra e le pendici dell'Himalaya, Parigi, Berlino e la Svezia. Molti anni dopo uno studente americano li cerca per trovare il filo che lo lega a Imogen e Ashley, e all'immenso patrimonio custodito da uno studio legale in attesa che qualcuno dimostri di esserne il legittimo erede. Per riuscirci ha soltanto due mesi.

La nave negriera



Marcus Rediker, "LA NAVE NEGRIERA" (il Mulino, pagg. 480)

Quando la Gran Bretagna e gli Stati Uniti abolirono il commercio di schiavi, cosa aveva prodotto la nave negriera? Aveva già portato nove milioni di persone dall’Africa al Nuovo Mondo… circa cinque milioni di persone erano morte in Africa, sulle navi e nel primo anno di lavoro nel Nuovo Mondo. Nel solo periodo che va dal 1700 al 1808 circa 500 mila morirono nella marcia verso le navi, altri 400 mila a bordo e ancora 250.000 poco tempo dopo l’arrivo a destinazione.

Dall’Africa all’America, il viaggio nell’Atlantico di schiavi e negrieri. Grazie a una sequenza di storie esemplari, dedotte da fonti d’epoca, veniamo a sapere com’era fatta la nave, cosa vi accadeva, chi la popolava: gli schiavi, il capitano, la ciurma, gli ospiti eventuali, i mercanti. Ne scaturisce la vivida rievocazione di quelle terribili «prigioni galleggianti» che solcando l’oceano produssero insieme enorme ricchezza e altrettanta desolazione e dolore.