martedì 3 marzo 2015

Elias Canetti - Aforismi per Marie-Louise




Novità in libreria: ELIAS CANETTI, "AFORISMI PER MARIE-LOUISE" (Adelphi, pagg. 108)

Nella Premessa a "La provincia dell'uomo" (1905-1994) Canetti rivela che dedicarsi ai quaderni di appunti lo salvò dalla opprimente concentrazione su un'unica opera, "Massa e potere", e da «un irrigidimento fatale». Una «valvola di sfogo», dunque, che col tempo conquistò tuttavia sempre più spazio, sino a diventare uno dei pilastri della sua opera, giacché l'acutezza e l'intensità di pensiero che vi sono dispiegate annoverano Canetti fra i più grandi autori di aforismi. Si può allora capire quale meraviglia e quale sensazione abbia suscitato la scoperta di un manoscritto autografo dove sono radunati centoventinove ‘aforismi' risalenti al settembre ottobre 1942: testi non solo in gran parte sconosciuti ma che, come ha notato Jeremy Adler, «contengono già le linee fondamentali della prosa breve di Canetti».

Redatto in inchiostro blu scuro, con titoli e dedica in pastello giallo, e rilegato da un cordoncino dorato, il manoscritto fu offerto come dono di compleanno alla pittrice Marie-Louise von Motesiczky, con la quale Canetti aveva avviato in Inghilterra una relazione destinata a durare oltre mezzo secolo. E fu offerto il 24 ottobre 1942, mentre i tedeschi ingaggiavano contro i russi la terribile battaglia di Stalingrado e in Inghilterra – dove Canetti e la Motesiczky erano esuli – giungevano incessanti le notizie delle violenze perpetrate nei paesi occupati. Non stupisce quindi che più esplicitamente, rispetto ad altri testi coevi e già noti, gli Aforismi per Marie-Louise ruotino intorno all'orrore della guerra: «Combattono fra le dita dei piedi, nell'ombelico, dentro le narici, combattono nel didietro, sotto le ascelle, dentro le orecchie e in bocca, non c'è luogo nascosto, non c'è palmo, non c'è poro, nelle cui profondità non combattano l'uno contro l'altro all'ultimo sangue».

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