"L'Italia è piena di libertini e di atei e di gente che non crede in nulla. Tuttavia il numero di coloro che scrivono sull'immortalità dell'anima è pressoché infinito" (Gabriel Naudé).
"Libertini italiani. Letteratura e idee tra XVII e XVIII secolo", a cura di Alberto Beniscelli (Letteratura italiana, Università di Genova), editore Rizzoli Bur, pagg. 918, euro 16,90. Ampia antologia, con ampia introduzione e ricco apparato di note, di testi italiani libertini e anticlericali tra il '600 e il '700. Paolo Sarpi, Giulio Cesare Vanini, Alessandro Tassoni, Secondo Lancellotti, Giordano Bruno, Cesare Cremonini, Antonio Rocco, Traiano Boccalini, Ferrante Pallavicino, Antonio Santacroce, Girolamo Brusoni, Gregorio Leti, Giovanni Girolamo Arconati Lamberti, Salvator Rosa, Arcangela Tarabotti, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Girolamo Cardano, Ludovico Settala, Francesco Pona, Fortunio Liceti, Giovan Battista Marino, Giovan Francesco Biondi, Francesco Fulvio Frugoni, Giovan Francesco Loredano, Giacomo Casanova, Conte di Cagliostro, Ferdinando Galiani, Lorenzo Da Ponte,...
Dei e uomini-la funzione della religione; la critica dei fondamenti religiosi; strategie di comunicazione e pratiche della censura (gazzettieri, librai stampatori); la manipolazione religiosa delle coscienze; la polemica contro la Chiesa Romana; l'astrologia, la metempsicosi, la cabala, l'alchimia; le "arti negre" (esoterismo, profanazione, empietà); la narrazione e la messinscena dell'eros; sulla natura della donna e della puttana; misoginismo e omosessualità; bruttezza, deformità, devianze; la satira; inquisizione, tribunali, torture; la "libertas philosophandi"; probabilismo, deismo, materialismo, ermetismi massonici; teorie e pratiche edonistiche nei salotti; letteratura licenziosa; personaggi- l'esploratore turco, l'impostore, il seduttore empio.
Nessun commento:
Posta un commento