Paul Celan (1920-1970), "Poesie sparse pubblicate in vita" (alcune inedite in italiano), a cura di Dario Borso, con un dipinto di Giosetta Fioroni, con un saggio di Andrea Zanzotto (editore Nottetempo, pagg. 160, euro 8).
"Amore, la mia barca / fa rotta su altri segni. / Venti che a te vieto / gonfiano le mie vele. / Casse per te blindate / invio in mare aperto, / remi che abbandonavo / mi aiutano a guidare. / Reti ben rammendate / ho gettato alla notte - / ma strano, il braccio tuo / lesto scioglie le maglie".
(Paul Celan)
"Celan rappresenta la realizzazione di ciò che non sembrava possibile: non solo scrivere poesia dopo Auschwitz ma scrivere 'dentro' queste ceneri, arrivare a un'altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell'annichilimento".
(Andrea Zanzotto)
"Amore, la mia barca / fa rotta su altri segni. / Venti che a te vieto / gonfiano le mie vele. / Casse per te blindate / invio in mare aperto, / remi che abbandonavo / mi aiutano a guidare. / Reti ben rammendate / ho gettato alla notte - / ma strano, il braccio tuo / lesto scioglie le maglie".
(Paul Celan)
"Celan rappresenta la realizzazione di ciò che non sembrava possibile: non solo scrivere poesia dopo Auschwitz ma scrivere 'dentro' queste ceneri, arrivare a un'altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell'annichilimento".
(Andrea Zanzotto)
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