sabato 18 maggio 2013

Alberto Asor Rosa. Racconti dell'errore




Alberto Asor Rosa, "Racconti dell'errore" (Einaudi, rilegato, pagg. 224)

Esiste una vita che si può definire impenetrabile alle influenze esterne? Forse sí. Basta cercarla in quelle esistenze fondate sull'errore, inteso come allontanamento sistematico dalle regole della società o della natura.
Aristide pensa di dover morire in ogni istante della sua vita, e ha pianificato la sua intera esistenza intorno a uno di questi potenziali momenti fatali. Tonino invece non crede che invecchierà mai, fino a che un incontro casuale gli restituisce il peso di tutti gli anni che ha sulle spalle.
Tommaso non immaginava che l'amore esistesse al di fuori dei libri: la poesia greca sarà lo strumento per recitare in pubblico i suoi sentimenti...
Anche le vite tenute in scacco dalla paura, o rese incolori da un'indifferenza che sembra inestirpabile, all'improvviso possono venire illuminate dalla piú elementare - eppure piú difficile - delle epifanie: scoprire che si può o si deve morire aumenta la carica degli affetti, li rende assoluti.
Sei ritratti di «uomini non illustri» che sono apologhi sui grandi e piccoli addii che costellano le nostre esistenze, struggenti storie d'amore, e un apprendistato all'arte del congedo.

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