Novità in libreria: Marco Natalizi, "IL BURATTINAIO DELL'ULTIMO ZAR. GRIGORIJ RASPUTIN" (Salerno Editrice, pagg. 220)
Nel momento più tragico di un Impero, un pellegrino, lussurioso e astuto, emerge dalla più profonda provincia siberiana e muove alla conquista di un pezzo di paradiso: il suo nome è Grigorij Efimovic Rasputin (1869-1916). Si presenta come carismatico mistico nei più esclusivi salotti di San Pietroburgo al cospetto di una generazione di russi disorientati. Lui si considera un santo. E molti lo vedono così. C'è però anche chi io ritiene un ambiguo contadino ignorante. Quale potere ha esercitato alla corte dello Zar e nell'Impero il "monaco errante"? Di quali protezioni godeva? Di quali alleanze si servì? Quale è stato il suo ruolo nella catastrofe che, pochi mesi dopo la sua morte, travolse i Romanov?
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