Novità in libreria: Franco Restelli - Teresio Valsesia, "WALSER. IL FASCINO, IL MISTERO" (Pietro Macchione Editore, pagg. 236)
Tra gli scenari montani nei quali i Walser hanno fatto di volta in volta la propria casa, se ne riscontrano alcuni che più pienamente appaiono interpretare la scelta elettiva che i Walser fecero di montagne più convenientemente colonizzabili, così che alcune valli sembrano meritare più di altre il nome ad esse rimasto impresso di "Walsertal". Così tra i molti volti che si incontrano nei diversi villaggi Walser lungo il cammino della loro epica migrazione dal Vallese fino al Voralberg, sempre in alto, liberi, nella loro fatica incessante di abitare presso le vette, ve ne sono alcuni che in lievi tratti, una sfumatura degli occhi, un'essenza delle chiome, un intaglio del volto o delle labbra, ma soprattutto il portamento del passo nel salire i monti o l'affinamento di un gesto, come il taglio della segale, meglio rivelano l'essenza di uomini che vengono da molto lontano e che perpetuano in alta montagna la loro identità.
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