Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

martedì 23 ottobre 2012

Malaparte. Vita e leggende




Maurizio Serra, "Malaparte. Vite e leggende" (Marsilio, pagg. 594, rilegato, euro 25)

Il grandissimo Curzio Malaparte (1898-1957), oltre ad essere uno scrittore eccezionale (consiglio caldamente la lettura degli immensi capolavori: "La pelle", Adelphi, pagg. 384, euro 20; "Kaputt", Adelphi, pagg. 480, euro 22), è stato anche un personaggio di primo piano della vita politica e culturale italiana tra gli anni '20 e gli anni '50. Istrionico dandy esibizionista, "l'arcitaliano" Malaparte (così lo chiama Giordano Bruno Guerri nella bellissima biografia "L'arcitaliano. Vita di Curzio Malaprte", Bompiani, pagg. 334, euro 13,50, altro testo che consiglio) è partito volontario nella Prima Guerra Mondiale all'età di sedici anni, poi è stato uno dei fascisti della primissima ora, poi confinato all'isola di Lipari per volere di Italo Balbo (che offendeva continuamente nelle sue lettere e nei suoi articoli), poi liberato grazie all'intercessione dell'amico Galeazzo Ciano, poi ambasciatore e corrispondente di guerra tra il '40 e il '43, arrestato in Italia dalle truppe alleate in quanto fascista, poi ufficiale nelle stesse truppe alleate e protagonista della Liberazione a fianco dei soldati americani, inviato del giornale l'Unità, personaggio di primo piano nei salotti parigini del dopoguerra, amico di Togliatti, simpatizzante dell'Unione Sovietica di Stalin e della Cina di Mao, militante del Pci con tanto di tessera del partito, infine convertitosi al cattolicesimo e alla Democrazia cristiana (pochi giorni prima di morire, dopo una vita da mangiapreti, si fa battezzare e prende anche la tessera della Dc...).

Una vita incredibile che viene raccontata in questa nuova biografia (tradotta dall'originale francese) del diplomatico Maurizio Serra, con una ricca appendice di documenti inediti e nuove testimonianze raccolte dall'autore (tra cui un'intervista al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che conobbe Malaparte nel '44 a Capri).

Nessun commento:

Posta un commento