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Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)
sabato 8 giugno 2013
Le vite segrete dei numeri / Il topo che amava i gatti
- Michael Millar, "Le vite segrete dei numeri. Storie curiose dietro alle cifre di ogni giorno" (Bollati Boringhieri, pagg. 176)
- Michel Raymond, "Il topo che amava i gatti e altre stranezze dell'evoluzione" (Bollati Boringhieri, pagg. 176)
LE VITE SEGRETE DEI NUMERI
I numeri non sono solo matematica. Anzi, più spesso non lo sono, almeno quelli che ci circondano quotidianamente e che neppure vediamo più. Osservandosi distrattamente attorno può capitare di porsi domande, magari di poca importanza, alle quali non sappiamo proprio dare una risposta sensata. Ad esempio, perché il formato più comune di carta si chiama "A4"? Strano nome. E perché mai le sue misure sono così apparentemente casuali come 210 x 297 mm? E cosa ci faceva l'attaccante della nazionale olandese Ruud Geels con la maglia numero 1 nel Campionato del Mondo del 1974? O anche, perché la settimana è di sette giorni, visto che né il ciclo solare né quello lunare sono divisibili per quel numero? E poi, cosa diavolo rappresentano i numeri della mia carta di credito? Possibile che siano casuali? (No, certo che no). È la numerologia quotidiana quella che viene raccontata con grande ironia in questo libro. Sembra strano, ma ognuna di queste domande - e di molte altre che leggerete - ha quasi sempre una risposta più divertente e più strana del previsto.
IL TOPO CHE AMAVA I GATTI
Il mondo è pieno di curiosità naturali; alcune di queste sono così bizzarre e improbabili che stentiamo a credere che possano esistere davvero. Come diavolo fa il pipistrello a "vedere" con i suoni? Possibile che esistano topi attirati dall'odore dei gatti, tanto da andare loro incontro ed esserne sbranati? Sono stupidi? Possiamo anche prendere le cose nel senso opposto e chiederci per quale motivo non esistano in natura cose che a noi sembrano ovvie e utili. Ad esempio, perché non esistono pesci a elica? Se la cosa funziona così bene per le navi, tanto più dovrebbe essere conveniente per loro. Noi umani siamo forse più intelligenti della natura? A molti piacerebbe pensarlo, ma purtroppo non è così. La legge, precisa e sottile, della selezione naturale darwiniana spiega queste e decine di altre incredibili storie narrate in questo libro. A rendere ancora più imbarazzante la varietà della natura ci si mette anche la nostra specie, che, esempio dopo esempio, dimostra di non essere immune dalle stesse leggi naturali che governano le formiche, gli armadilli o i batteri. Più si guarda nel dettaglio, magari con un po' di umorismo e autoironia, più si comprende che la tanto sbandierata differenza tra "natura" e "cultura" in realtà svanisce sotto la lente accorta del biologo evoluzionista.
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