Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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venerdì 8 novembre 2013

Anatomia di un assassinio. Storia dell'omicidio Kennedy



Philip Shenon, "Anatomia di un assassinio. Storia segreta dell'omicidio Kennedy" (Mondadori, rilegato, immagini, pagg. 668)

Gli spari che il 22 novembre 1963 assassinarono a Dallas John F. Kennedy colpirono al cuore l'America e sconvolsero il mondo intero. Nel settembre 1964, al termine di dieci mesi di frenetiche indagini, i sette membri e i tredici avvocati della commissione governativa istituita per far luce sulla morte di JFK - nota come Commissione Warren, dal nome del presidente della Corte suprema scelto da Lyndon B. Johnson per guidarla - giunsero alla conclusione che Lee Harvey Oswald, l'uomo che aveva sparato a Kennedy ed era stato a sua volta ucciso due giorni dopo, era un individuo «disturbato» che aveva agito spinto dal «bisogno di guadagnarsi un posto nella storia», e che l'omicidio non poteva in alcun modo essere l'esito di un complotto ordito da potenze straniere.

Philip Shenon si è trovato a fare i conti con le tante lacune dell'indagine, solo in parte determinate dalla fretta di dare risposte a un'opinione pubblica sgomenta e allarmata.
Esaminando con cura il rapporto della Commissione e i dossier che via via sono stati desegretati, e raccogliendo le testimonianze inedite di numerosi protagonisti dei fatti, Shenon ha scoperto quella che rischia di essere soltanto la punta di un iceberg: l'esistenza di documenti che vennero volutamente nascosti alla Commissione e il cui insabbiamento pone nuovi e drammatici interrogativi, in particolare sui contatti avuti da Oswald con esuli cubani poche settimane prima dell'attentato, quando era già sotto sorveglianza della CIA.
"Anatomia di un assassinio" è la ricostruzione fedele e documentata di un'inquietante vicenda, in cui personaggi noti e discussi come il direttore dell'FBI J. Edgar Hoover, l'ex capo della CIA Allen Dulles, lo stesso presidente Johnson e persino Jacqueline e Robert Kennedy compaiono in una luce nuova, e altri rimasti finora nell'ombra, come il capo del controspionaggio della CIA James J. Angleton e il suo prezioso collaboratore in Messico Win Scott, assurgono inaspettatamente al ruolo di registi occulti. Tra foto scomparse, lettere distrutte e testimoni messi a tacere, a poco a poco emerge una scioccante verità, destinata a sovvertire tutto ciò che si sa - o si pensava di sapere - dell'omicidio Kennedy.

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