Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

venerdì 22 novembre 2013

Lucia Sala. Anna, storia di una barcaiola lariana



SABATO 23 NOVEMBRE ALLE ORE 17.30 incontro alla Libreria Torriani di Canzo con: LUCIA SALA ("Anna. L'avventurosa storia di una barcaiola lariana") / GIOVANNI LISCHIO ("Il lato maggiore e altri racconti") / GIANMARCO MASPES ("Cuori a pistone. La grande e le piccole storie del Circuito del Lario")

LUCIA SALA: "Anna. L'avventurosa vita di una barcaiola lariana" (New Press, immagini, pagg. 112)
[ disponibili in libreria anche gli altri libri di Lucia Sala: "Cento gondole lariane. Vita e lavoro con le grandi barche nel racconto dei protagonisti" (New Press, immagini, pagg. 240) / "Soldi sudati. Il contrabbando lariano dal Ventennio fascista agli anni Settanta nel ricordo di chi lo ha vissuto " (New Press, immagini, pagg. 192) / "Tacàa al fööch. Storie, racconti e testimonianze della vita di un tempo nel cuore del Lario" (Cesarenani, immagini, pagg. 256) ]

http://www.luciasala.altervista.org/

E' la biografia di una donna coraggiosa, Anna Corti di Onno, nata nel 1926, che dall'età di sette anni ha svolto il lavoro di barcaiola tra Oliveto Lario e la sponda opposta con una barca a remi tipo lancia.
Onno nei tempi passati era considerato il "porto" di riferimento per la Valbrona, Asso e la Vallassina; le barche permettevano il collegamento con Mandello e quindi con i treni, le città e la Valtellina. Anna in questo suo lavoro, modesto ma essenziale per la comunità, ha vissuto gli anni della guerra, tra partigiani, mitragliamenti e sfollati; traghettava quotidianamente pendolari delle fabbriche, commercianti, allevatori diretti alle fiere di bestiame, ogni genere di merci, persino i sacchi della posta, le medicine, il medico, l'ostetrica... in ogni stagione e condizione di tempo.
Un mondo lariano vivo, attivo e popoloso quello ricordato da Anna, autentica donna di lago in perfetta simbiosi con i venti e l’acqua, senza averne il minimo timore perché “bello o brutto il lago non mi ha mai tradita”.

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