Gianluca Falanga, "Il ministero della paranoia. Storia della Stasi" (Carocci, pagg. 320, euro 22)
La prima monografia italiana sulla Stasi, il grande apparato poliziesco di controllo e di spionaggio della DDR , che finora il pubblico italiano ha potuto "avvicinare" soltanto attraverso film come (il capolavoro) "Le vite degli altri"
Il suo peggior nemico: il libero pensiero. La sua arma più terribile: l'"Auschwitz delle coscienze", l'annientamento della persona con la violenza psicologica e l'isolamento in carcere. Esercito invisibile al servizio di un regime in guerra col proprio popolo, la Stasi è passata alla storia per l'efficienza operativa e l'ansia paranoica di controllo totale della vita di milioni di cittadini inermi. L'apertura degli archivi riservati permette oggi di guardare oltre il mito e ricostruire l'anatomia di uno dei più impenetrabili protagonisti della Guerra fredda. Come funzionava il sistema del "terrore discreto", sconvolgente realizzazione del Grande fratello profetizzato da Orwell? E quali furono le operazioni top secret che resero la Stasi leggendaria oltre i confini della DDR?
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