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Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)
martedì 12 marzo 2013
Joseph Stiglitz. Il prezzo della disuguaglianza
Joseph Eugene Stiglitz, "Il prezzo della disuguaglianza. Come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro" (Einaudi, pagg. 476, euro 23)
Il nuovo libro del Nobel per l'Economia 2001 Joseph Stiglitz, "consulente" (ma lui ha smentito) o "ispiratore" del Movimento 5 Stelle.
Il livello di disuguaglianza del reddito in America raggiunge oggi picchi mai visti da prima della Grande depressione. Negli anni del boom, precedenti alla crisi finanziaria del 2008, l'1 per cento dei cittadini si è impadronito di piú del 65 per cento dei guadagni del reddito nazionale totale. E tuttavia, mentre il Pil cresceva, la maggior parte dei cittadini vedeva erodere il proprio tenore di vita.
Nel 2010, mentre la nazione lottava per superare una profonda recessione, l'1 per cento guadagnava il 93 per cento del reddito aggiuntivo creato nella cosiddetta "ripresa". Mentre coloro che sono in alto continuano a godere della migliore assistenza sanitaria, della migliore educazione e dei benefici della ricchezza, essi spesso non riescono a comprendere che "il loro destino è collegato a quello dell'altro 99 per cento".
L'America è oggi il paese avanzato con la maggiore disuguaglianza del pianeta. In questi ultimi anni gli interessi consolidati dell'1 per cento della popolazione hanno prevaricato quelli del 99 per cento, soffocando il vero capitalismo dinamico. Non è inevitabile che sia cosí. Joseph Stiglitz spiega ragioni e conseguenze di tale disuguaglianza. E ci indica come e perché conviene cambiare direzione.
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