Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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venerdì 15 marzo 2013

Pinker. Il declino della violenza



Steven Pinker, "Il declino della violenza. Perché quella che stiamo vivendo è probabilmente l'epoca più pacifica della storia" (Mondadori, rilegato, pagg. 906)

Monumentale e controverso saggio di Steven Pinker, docente di psicologia e direttore del Centro di neuroscienza cognitiva al MIT (Massachusetts Institute of Technology).

Qui un'intervista all'autore:http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews_dettaglio_recensione.asp?id_contenuto=3737600

Qui la video presentazione del libro:http://brenta.tv/video/steven_pinker_il_declino_dell_uso_della_violenza.htm

"La mancanza di cultura statistica è un problema serio per l'intera classe intellettuale. Dovremmo insegnarla in ogni ordine e grado. E prendere l'abitudine di verificare le nostre affermazioni al vaglio fattuale e scientifico. (...) Per esempio: la Seconda guerra mondiale è solo al nono posto delle guerre quanto a numero di morti rispetto alla popolazione, mentre la rivolta An Lushan nella Cina dell'VIII secolo è al primo. (...) Soffriamo di miopia storica: gli eventi più vicini sono più chiari, con più fatti e con ricordi più vividi. Nei secoli precedenti non avevano la Cnn. Si aggiunga che le atrocità sono spesso usate come munizioni nei dibattiti. Chi vuole criticare la modernità ha bisogno di sostenere che i peggiori episodi siano accaduti nei tempi moderni. (... )Il XX secolo, con lo spaventoso numero di vittime provocate da due guerre mondiali e vari genocidi, è stato definito "il secolo più violento della storia", e l'alba del nuovo millennio sembra prefigurare scenari non meno inquietanti. Eppure, anche se può sembrare incredibile, in passato la vita sul nostro pianeta è stata di gran lunga più violenta, e quella che stiamo vivendo è probabilmente "l'era più pacifica della storia della nostra specie". A sostenere questa tesi è Steven Pinker, il quale dimostra, statistiche alla mano, che il calo della violenza può essere addirittura quantificato. E le cifre che fornisce sono impressionanti. Le guerre tribali hanno causato, in rapporto alla popolazione mondiale del tempo, quasi il decuplo dei morti delle guerre e dei genocidi del Novecento. Il tasso di omicidi nell'Europa medievale era oltre trenta volte quello attuale. Schiavitù, torture, pene atroci ed esecuzioni capitali per futili motivi sono state per millenni ordinaria amministrazione, salvo poi essere bandite dagli ordinamenti giuridici di tutte le nazioni democratiche. (...) Ma che cosa ha determinato questo declino della violenza? Secondo Pinker, tale processo è dovuto al trionfo dei "migliori angeli" della nostra natura (empatia, autocontrollo, moralità e ragione) sui nostri "demoni interiori" (predazione, vendetta, sadismo e ideologia), un trionfo reso possibile dalle istanze civilizzatrici su cui l'Occidente ha fondato la propria identità: monopolio statale dell'impiego legittimo della forza, alfabetizzazione, cosmopolitismo, libertà di commercio, 'femminizzazione' della società, e un uso sempre più ampio della razionalità nell'agire economico e nel dibattito pubblico" "

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