Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

giovedì 27 marzo 2014

GIOVANNI COCCO - IL BACIO DELL'ASSUNTA


[AD APRILE "IL BACIO DELL'ASSUNTA" DI GIOVANNI COCCO SARA' PRESENTATO AL PUBBLICO DALL'AUTORE IN 4 serate ORGANIZZATE IN COLLABORAZIONE CON LA LIBRERIA TORRIANI DI CANZO:
- Giovedì 3 aprile 2014: alle 21.00 Il bacio dell’Assunta a Merone (CO) presso Oasi di Baggero

-Sabato 5 aprile 2014: alle ore 16.30 Il bacio dell’Assunta ad Asso (Biblioteca)

-Domenica 6 aprile 2014: alle 15.00 Il bacio dell’Assunta a Proserpio (Sala Gerosa)
Domenica 13 aprile 2014: alle 15.30 Il bacio dell’Assunta presso la Biblioteca di Alserio]


E' ARRIVATO IN LIBRERIA, IN OLTRE 100 COPIE, “IL BACIO DELL'ASSUNTA” (Feltrinelli, pagg. 256), IL NUOVO ROMANZO DEL PIU' IMPORTANTE SCRITTORE COMASCO, GIOVANNI COCCO, Premio Selezione CAMPIELLO 2013 con “La Caduta” (Nutrimenti) e TRADOTTO IN TUTTO IL MONDO (20 Paesi) con “Ombre sul lago” (Guanda). Al di là di questi numeri, già di per sé indicativi, “Il bacio dell'Assunta” è un bellissimo libro (secondo me il migliore di G. Cocco), un libro che resterà in catalogo nella grande narrativa e letteratura italiana dei primi anni Duemila, che per me significa un libro che resterà nelle librerie accanto ad autori come Maurizio de Giovanni, Andrea Vitali, Marcello Fois, Carmine Abate, Silvia Avallone

GIOVANNI COCCO - IL BACIO DELL'ASSUNTA
Primi anni ottanta. Sulla sponda occidentale del Lago di Como, nel triangolo soleggiato compreso fra Menaggio, Bellagio e l’Isola Comacina, dentro il quadro fastoso del turismo internazionale e dei grandi personaggi che vi hanno soggiornato (Liszt, Stendhal, Churchill, Hitchcock e l’ex cancelliere tedesco Konrad Adenauer), vanno in scena le piccole vicende della Tremezzina. In quella provincia italiana dove il tempo sembra essersi fermato e l’opulenza degli alberghi di Cadenabbia e di Villa Balbianello sembra lontanissima, irrompe sulla scena il piccolo borgo di Mezzegra. Qui sono in gioco le dispute fra parroco e sindaco, le grazie non ancora onorate di Angela – l’organista –, la moto rombante dell’anarchico Bernasconi che quelle grazie vorrebbe onorare, le feste di paese, i traffici illeciti con la vicina Svizzera, e poi corriere, biciclette, l’epopea del volo in idrovolante, milanesi e “teroni”, battelli della Navigazione Lago di Como e una galleria di personaggi irresistibili. È proprio questo mondo che viene scosso dalla sparizione della statua della Madonna del Carmine. Chi ha commesso questo atto sacrilego? A che scopo? Che fine ha fatto la statua? Il bravo don Luigi, erede di tutti i curati di campagna che hanno lasciato traccia nella letteratura e nel cinema, non perde le staffe, cerca di capire, indaga, interroga e non dimentica che “il diavolo è nel dettaglio”. Una commedia degli errori che, in forza della macchina dell’indizio, lascia trapelare piccoli segreti, calde passioni, speranze e appetiti inconfessabili. Cocco sonda ritmi e linguaggi da commedia, creando un nuovo luogo geografico-letterario, compreso tra il mondo in dialetto di Davide Van de Sfroos e la memoria di grandi scrittori lacustri come Piero Chiara. Ritmo impeccabile, personaggi incisi con gusto e maestria, un senso inedito della comunità e della narrazione, e un che di amaro, che arriva da più lontano. 

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