Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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giovedì 1 maggio 2014

La censura in Italia



Vittorio Frajese, "LA CENSURA IN ITALIA. DALL'INQUISIZIONE ALLA POLIZIA" (Laterza, pagg. 244)

Prima di diventare la bestia nera della civiltà moderna, la censura è stata un’istituzione di Antico Regime destinata a disciplinare l’accesso degli scrittori alla stampa. Meccanismo di regolazione della trasmissione delle idee e della cultura, la censura è stata prerogativa della sovranità e, come tale, è stata un potere conteso. Tracciarne le vicende significa dunque descrivere la storia politica d’Italia sotto il profilo del rapporto tra sovranità e uso della parola. 

Vittorio Frajese traccia la prima storia della censura del nostro Paese dall’introduzione della stampa all’età liberale (1469-1898): la costruzione dell’Indice dei libri proibiti, il passaggio dalla censura di inquisizione a quella settecentesca di ‘civile polizia’ fino alla censura di polizia politica ottocentesca e ai problemi posti dalla libertà di stampa alla Chiesa e al nuovo Stato liberale.

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