Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

giovedì 21 giugno 2012

Gli irriducibili. Storie di brigatisti mai pentiti



"L'irriducibile non ritiene affatto conclusa la strategia della lotta armata. La resa è inconcepibile"


Pino Casamassima, "Gli irriducibili. Storie di brigatisti mai pentiti" (Laterza, pagg. 260, euro 18).
Che cosa passa nella testa di chi è stato brigatista ma ha scelto di non collaborare in alcun modo con lo Stato, di scontare la pena per intero, e che ancora oggi - a distanza di trent'anni - non si pente di ciò che ha fatto? Il giornalista Pino Casamassima (è tra gli autori del programma televisivo "La storia siamo noi" e scrive sul "Quotidiano nazionale": il Giorno, il Resto del Carlino, La Nazione) racconta le vite di nove "irriducibili" dell'estremismo eversivo di sinistra, nove persone che hanno scontato o stanno ancora scontando la loro (lunga) pena in carcere ma incredibilmente non hanno mai mostrato nè mostrano ora il minimo pentimento o dissociazione rispetto al loro passato. Casamassima raccoglie direttamente dalla loro voce e riporta nel libro pensieri e storie di ieri e di oggi. Renato Curcio, storico fondatore delle Br, oggi ha 71 anni ed è un libero cittadino dal 1998, dopo 24 anni di carcere. Tonino Loris Paroli (ex operaio metalmeccanico, brigatista, ha trascorso in carcere 16 anni); Piero Bertolazzi (19 anni di carcere più 5 di semilibertà). Prospero Gallinari (arrestato nel '74, evaso nel '77, nuovamente arrestato nel 1979, dal 1996 la sua detenzione è sospesa per motivi di salute); Raffaele Fiore (arrestato nel 1979, in libertà condizionale dal 1997); Angela Vai (arrestata nel 1979, è in libertà condizionata dal 2002); Paolo Maurizio Ferrari (trent'anni di carcere, arrestato di nuovo a gennaio 2012 mentre capeggiava delle contestazioni No Tav); Cesare Di Lenardo (arrestato nel 1982, ancora in carcere, e dal carcere ha rivendicato gli omicidi di Marco Biagi e Massimo D'Antona); Nadia Desdemona Lioce (Nuove Brigate Rosse, arrestata nel 2003, continua a dichiararsi "prigioniera politica" e sta scontando l'ergastolo in regime di 41-bis).

Nessun commento:

Posta un commento