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Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)
sabato 23 febbraio 2013
La rovina di Mrs Robinson
Kate Summerscale, "La rovina di Mrs Robinson. Storia segreta di una donna vittoriana" (Einaudi, pagg. 274, rilegato, euro 19)
Londra, 1857. Davanti al neonato Tribunale per i divorzi civili compaiono i legali di Henry Robinson, facoltoso e gretto ingegnere di Edimburgo, che sostiene di essere stato tradito dalla moglie Isabella con un altro uomo, il dottor Edward Lane. La vicenda è una storia vera, raccontata dall'autrice sulla base di documenti dell'epoca.
L'unica prova che viene consegnata al giudice è un diario in cui compaiono gli struggimenti di Isabella per un medico molto più giovane di lei, stimato precursore dell'idroterapia, il cui stabilimento termale veniva frequentato fra gli altri da Charles Darwin. Così, anche se la lettura di alcuni brani non chiarisce cosa sia successo veramente, solo un miracolo potrebbe far desistere un tribunale presieduto da tre giudici anziani e conservatori dal condannare la donna.
Una donna che per di più dimostra di avere, secondo gli studi frenologici del tempo, l'organo della Amatività eccessivamente sviluppato e quello della Venerazione di dimensioni assai ridotte. Una donna che descrive nel suo diario comportamenti considerati così licenziosi da far allontanare il pubblico femminile dall'aula del tribunale quando vengono letti stralci del suo diario. Il verdetto sembra scontato, ma ecco il colpo di scena: i legali del dottor Lane escogitano una linea difensiva. Isabella è affetta da un "disturbo uterino", un'agitazione patologica che allude alla sua accentuata sensualità (ninfomania, erotomania) e il diario in questione non è che una "prova di romanzo" in cui i fatti, per quanto realistici, non sono da considerarsi reali. Isabella, insomma, viene disegnata come una sorta di Madame Bovary (negli stessi anni in Francia veniva pubblicato il libro di Flaubert) che confonde realtà e immaginazione e che è in grado di stimolarsi anche solo con le parole. Isabella si umilia e si sacrifica, e il "ritorno del rimosso" è ancora per qualche anno scongiurato.
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