Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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martedì 2 luglio 2013

Marcus Rediker. La ribellione dell'Amistad



Marcus Rediker, "La ribellione dell'Amistad. Un'odissea atlantica di schiavitù e libertà" (Feltrinelli, pagg. 336)

Il 28 giugno 1839, la goletta negriera spagnola La Amistad salpò dall’Avana per effettuare una delle sue solite consegne di carico umano. Una notte senza luna, dopo quattro giorni di navigazione, i prigionieri africani si sollevarono, uccisero il capitano e presero il controllo della nave. Cercarono di far vela in un porto sicuro, ma furono catturati dalla marina militare statunitense e incarcerati nel Connecticut. La loro battaglia legale per la libertà finì per arrivare sino alla Corte suprema, dove la causa fu sostenuta dall’ex presidente John Quincy Adams. Grazie a una sentenza epocale gli imputati furono liberati e ricondotti in Africa. La loro rivolta divenne uno dei più emblematici episodi della storia della schiavitù americana, celebrato come una vittoria del sistema legale in film e libri che riflettevano tutti il punto di vista dell’élite: quello dei giudici, dei politici e degli abolizionisti coinvolti nel processo.
In questo potente resoconto, Marcus Rediker riconduce la rivolta ai suoi veri campioni: i ribelli africani che rischiarono la vita per rivendicare la propria libertà. Sulla base di nuove fonti, ne ricostruisce la vicenda per dimostrare come un piccolo gruppo di uomini coraggiosi abbia combattuto e vinto una battaglia epica contro gli schiavisti spagnoli e americani e contro i loro governi. Torna in Africa per ritrovare le radici dei ribelli, descrive il loro catastrofico viaggio transatlantico e narra una drammatica storia di prigionia. Nel presentare vividi ritratti degli africani, dei loro carcerieri e degli alleati abolizionisti, spiega perché i ribelli abbiano conquistato l’immaginazione popolare e contribuito a ispirare un movimento di opinione che sarà parte di una più generale lotta globale tra schiavitù e libertà. La rivolta vittoriosa dell’Amistad cambiò la natura stessa della lotta contro la schiavitù.

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