Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

venerdì 14 novembre 2014

Max Tegmark - L'universo matematico



Max Tegmark, "L'UNIVERSO MATEMATICO. LA RICERCA DELLA NATURA ULTIMA DELLA REALTA'" (Bollati Boringhieri, pagg. 466)

" Affascinante dalla prima all’ultima pagina, 'L’universo matematico' è uno di quei rari esempi di libri divulgativi singolarmente chiari, che contengono una novità rivoluzionaria e originale. Un libro che potrebbe cambiare il destino di una disciplina, ma che interessa quasi tutti i campi del sapere, dalla matematica, alla cosmologia, alla filosofia.
Tutto ha inizio con Galileo, secondo il quale «l’universo è scritto in lingua matematica». Una rivoluzione. Tre secoli dopo, nel 1960, il premio Nobel Eugene Wigner fa un ulteriore passo avanti, interrogandosi sull’«irragionevole efficacia della matematica»: se la matematica è lo studio formale di concetti puramente astratti, indipendenti dal pensiero umano, com’è possibile che sia tanto accurata – addirittura perfetta – nel descrivere il mondo reale, che è fatto di oggetti materiali? 
È qui che entrano in scena Max Tegmark e questo incredibile libro. Se l’ipotesi di una realtà esterna a noi è vera, allora la «teoria del tutto» – la descrizione completa della realtà – deve essere indipendente dal nostro pensiero (visto che noi della realtà facciamo parte), e l’unica cosa completamente svincolata dal pensiero umano è, appunto, la matematica. Dunque, per Tegmark il mondo reale coincide con la matematica, non è solo descritto dalla matematica, ma è matematica.
Con questa idea travolgente, discussa da tempo tra gli specialisti e ora finalmente fissata sulle pagine di questo libro per tutti, Max Tegmark ci conduce attraverso il passato, il presente e il futuro, dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo. Attraverso la fisica, l’astronomia e la matematica ci introduce con una prosa lucida e originale alla sua teoria del «multiverso definitivo». Se ha ragione, da qualche parte, in un altro universo, deve esistere per forza un doppione di noi, in tutto identico a noi, ma che non ha fatto quel terribile sbaglio in gioventù. "

Nessun commento:

Posta un commento