Robert Edison Fulton Jr., "One man caravan. L'incredibile avventura del primo uomo che ha compiuto il giro del mondo in motcicletta" (editore Elliot, pagg. 287, immagini, euro 18).
Esce a distanza di settantanni in italiano questo libro di Robert Edison Fulton (1909-2004), avventuriero e inventore americano (suoi più di settanta brevetti, tra cui l' "Airphibian", aeroplano convertibile in automobile). Il testo è deli anni Trenta ed è il racconto in prima persona del viaggio compiuto da Robert Fulton nel 1932, il primo giro del mondo in motocicletta.
"Nel 1932, il ventitreenne Robert Fulton, fresco di laurea, durante una cena annuncia – per far colpo su una ragazza – che ha intenzione di 'fare il giro del mondo in motocicletta'. Non poteva immaginare che allo stesso tavolo sedesse anche un rappresentante della Douglas, lo storico marchio inglese di motociclette, che di fronte a quelle parole fu preso da un entusiasmo e un’ammirazione incontenibili, dichiarandosi disposto a fornirgli il necessario per l’impresa. Ebbe inizio così, per caso, il primo giro del mondo in motocicletta di cui si abbia testimonianza. Un viaggio attraverso ventidue paesi, con partenza da Londra e arrivo a New York passando attraverso Europa, Medio Oriente e Asia, con pochi indumenti e una pistola. Un’avventura durata diciotto mesi, nei quali Fulton è sfuggito agli spari delle tribù Pashtun al confine tra Afghanistan e Pakistan, è scampato all’assalto dei banditi iracheni, è stato rinchiuso nelle carceri turche, si è trovato nel mezzo di vere e proprie guerre civili. Scritto in punta di penna e accompagnato dalle fotografie dello stesso Fulton, One man caravan è il racconto di un’avventura leggendaria e di un mondo lontano da quello che conosciamo, ancora tutt’altro che globalizzato, un racconto che ha segnato profondamente la letteratura di viaggio e ha ispirato moltissimi amanti dell’avventura"
DAL 3 AL 24 DICEMBRE la libreria e' APERTA TUTTI I GIORNI, ANCHE DOMENICA E LUNEDI'!! VENDITA LIBRI, CD, DVD, VINILI, BLU RAY / bonus 500 euro CARTA DEL DOCENTE e 18enni 18 APP / SPEDIZIONI DI LIBRI IN TUTTA ITALIA / Libreria Torriani di Luigi Torriani. La Libreria di Canzo, la Libreria del Triangolo Lariano Canzo (COMO), via Brusa 6/8 Tel. 031670264 / Cell. 3488227468 / Mail libreria.torriani@gmail.com
Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)
venerdì 30 marzo 2012
giovedì 29 marzo 2012
Anche stasera. Come l'opera ti cambia la vita
"Sono un tossicodipendente. Solo che invece di droga mi faccio di opera lirica. Come assurdità, siamo lì. 'Di tutte le seccature inventate dall'uomo, l'opera è la più costosa' diceva Molière. E' quel genere di spettacolo 'dove un uomo viene pugnalato e invece di morire canta' insisteva George Bernard Shaw. Pazienza. A me piace. Anzi, non ne posso fare a meno. L'eroina, per me, è Violetta. O Isotta. Se non altro l'opera fa meno male della droga vera, come dimostra il fatto che a fine 2011 sono arrivato a quota millecento recite in condizioni fisiche tutto sommato discrete. Su quelle mentali, invece, non scommetterei...".
Alberto Mattioli, "Anche stasera. Come l'opera ti cambia la vita" (Mondadori, pagg. 200, euro 17,50).
Il giornalista e "operoinomane" Alberto Mattioli racconta il bizzarro mondo della lirica, dai grandi festival internazionali come Bayreuth e Salisburgo ai più scalcinati teatri di provincia. Le prime della Scala, i più grandi trionfi, i più incredibili fiaschi, la grande fiera delle vanità nei foyer dei teatri, i più grandi direttori, i più strani loggionisti, i maggiori cantanti e i maggiori registi, ma anche le difficoltà economiche dell'opera negli ultimi anni.
Alberto Mattioli, "Anche stasera. Come l'opera ti cambia la vita" (Mondadori, pagg. 200, euro 17,50).
Il giornalista e "operoinomane" Alberto Mattioli racconta il bizzarro mondo della lirica, dai grandi festival internazionali come Bayreuth e Salisburgo ai più scalcinati teatri di provincia. Le prime della Scala, i più grandi trionfi, i più incredibili fiaschi, la grande fiera delle vanità nei foyer dei teatri, i più grandi direttori, i più strani loggionisti, i maggiori cantanti e i maggiori registi, ma anche le difficoltà economiche dell'opera negli ultimi anni.
Fisica del futuro
Michio Kaku, "Fisica del futuro. Come la scienza cambierà il destino dell'umanità e la nostra vita quotidiana entro il 2100" (Codice edizioni, pagg. 430, euro 29).
Il fisico Michio Kaku (insegna fisica teorica alla City University di New York) raconta quali saranno le più importanti invenzioni e scoperte scientifiche e tecnologiche da qui al 2100, e immagina come sarà la nostra vita (la vita dei n...ostri nipoti e bisnipoti...) tra un secolo. Il futuro dei computer, il futuro dell'intelligenza artificiale (macchine, robot), il futuro della medicina, la nanotecnologia, il futuro dell'energia (energia dalle stelle), il futuro dei viaggi spaziali (verso le stelle), il futuro della ricchezza e della sua distribuzione nel mondo (vincitori e vinti), una giornata tipo nel 2100. Che cosa succederà nei prossimi cento anni?
"Questo libro si basa sulle interviste con più di trecento fra i migliori scienziati del mondo, cioè quelli che lavorano nella ricerca d'avanguardia. (...) Per capire fino in fondo quanto sia difficile predire i prossimi cento anni dobbiamo immaginare le difficoltà che i cittadini del 1900 potevano avere nel figurarsi il mondo del 2000. All'Esposizione Colombiana Mondiale di Chicago del 1893 venne chiesto a 74 individui di una certa notorietà di predire che genere di vita avrebbero vissuto le persone nei successivi cento anni. Il loro primo errore fu sottovalutare il ritmo del progresso scientifico. (...) Inoltre fu del tutto trascurato il prossimo avvento dell'automobile. Il ministro delle poste John Wanamaker affermò che anche nei successivi cento anni la corrispondenza statunitense sarebbe stata distribuita da diligenze e corrieri a cavallo. (...) Tale sottovalutazione della scienza e del suo potere innovativo si estendeva anche all'ufficio brevetti. Nel 1899 Charles H. Duell, sovrintendente dell'ufficio brevetti degli Stati Uniti, affermò che ormai 'tutto ciò che poteva essere inventato è già stato inventato'. Talvolta persino gli esperti di determinati campi non riuscivano a cogliere ciò che stava nascendo proprio sotto i loro occhi. Nel 1927, ovvero in piena epoca del cinema muto, Harry M. Warner, uno dei fondatori della Warner Brothers, sbottò: 'chi diavolo mai vorrebbe sentire parlare gli attori?'. Dal canto suo Thomas Watson, ex presidente dell'Ibm, nel 1943 dichiarò che 'sul mercato mondiale c'è forse spazio per cinque computer'. (...) Nel 1903 il New York Times dichiarò che le macchine volanti erano una perdita di tempo, e questo appena una settimana prima che i fratelli Wright riuscissero finalmente a far decollare il loro aeroplano in quel di Kitty Hawk, nella Carolina del Nord. (...) Tutte le previsioni, salvo rare eccezioni, hanno sempre sottovalutato il progresso tecnologico"
mercoledì 28 marzo 2012
L'innocenza di Giulio. Andreotti e la mafia
Giulio Cavalli, "L'innocenza di Giulio. Andreotti e la mafia" (editore Chiarelettere, pagg. 156, prefazione di Gian Carlo Caselli, euro 11).
Il titolo è ironico. Andreotti infatti passa nell'immaginario collettivo per uno che è stato "assolto", o addirittura per una "vittima" di "accanimento giudiziario", mentre la sentenza di appello (2003) ne ha dichiarato la colpevolezza per associazione a delinquere con la mafia fino alla primavera del 1980, ma il reato era ormai prescritto da un anno. Giulio Cavalli racconta il processo Andreotti e fornisce ai lettori il materiale processuale per poter farsi un'idea sulle responsabilità penali, politiche e morali di questo imputato eccellente.
"I fatti che la Corte ha ritenuto provati in relazione al periodo precedente la primavera del 1980 dicono che il senatore Andreotti ha avuto piena consapevolezza che i suoi sodali siciliani intrattenevano amichevoli rapporti con alcuni boss mafiosi; ha quindi coltivato, a sua volta, amichevoli relazioni con gli stessi boss. La Corte ritiene che questi fatti non possano interpretarsi come una semplice manifestazione di un comportamento solo moralmente scorretto e di una vicinanza penalmente irrilevante, ma indicano una vera e propria partecipazione all’associazione mafiosa apprezzabilmente protrattasi nel tempo.”
(Dalla sentenza Andreotti, confermata in Cassazione nel 2004)
"Voglio conoscere Giulio Andreotti per riconoscere i nuovi Andreotti"
Qui la videointervista con la presentazione del libro:
http://www.youtube.com/watch?v=WQhbAToCzJE
Le bugie del marketing
Martin Lindstrom, "Le bugie del marketing. Come le aziende orientano i nostri consumi" (Hoepli, pagg. 250, rilegato, euro 19,90).
Martin Lindstrom, ex guru (pentito) del marketing (è stato consulente, tra gli altri, di Mc Donald's, Procter & Gamble e Microsoft), oggi paladino delle battaglie in difesa dei consumatori, analizza e spiega i legami tra il nostro inconscio, le tecniche di marketing e l'impulso ad acquistare, e ci racconta su quanti e su quali trucchi, bugie e trappole psicologiche si regge la battaglia senza esclusione di colpi tra le aziende per accaparrarsi il maggior numero di consumatori. Come certe aziende alterano le formule dei loro prodotti per generare dipendenza fisica in chi li consuma, come sfruttare e alimentare la paura per vendere di più, come raccogliere di nascosto le tracce che lasciamo su internet per rintracciare dettagli anche intimi della nostra vita privata da usare poi per tarare offerte conformi al nostro profilo psicologico, come e quando utilizzare l'erotismo e i corpi maschili e femminili nelle pubblicità, cosa ci dicono le neuroscienze e gli studi di risonanza magnetica e neuroimaging sulle reazioni del nostro cervello di fronte a un determinato messaggio pubblicitario. Più in generale: come si costruisce una pubblicità di successo? Come fanno gli esperti di marketing a "fregarci" puntulamente? Illuminante per esempio il caso delle campagne pubblicitarie del deodorante Axe negli Stati Uniti (pagg. 70-77).
"Prendendo le mosse dalle conclusioni del classico 'I persuasori occulti' di Vance Packard, scritto oltre cinquant'anni fa, questa inchiesta incendiaria ci presenta i persuasori occulti del ventunesimo secolo e ci spiega perché sono più insidiosi e diffusi che mai. (...) Lettura irrinunciabile per il consumatore informato di oggi, 'Le bugie del marketing' ci insegna a difenderci dai giganti globali che cospirano per strapparci i nostri sudati guadagni"
martedì 27 marzo 2012
Coca Cola. Gusto unico e amare verità
Michael Blanding, "Coca Cola. Gusto unico e amare verità: i costi della leadership" (editore Egea-Università Bocconi, pagg. 350, euro 25).
Il giornalista americano Michael Blanding (Boston Magazine) firma questa dettagliata inchiesta sulla Coca Cola, sui molti scandali e sugli innumerevoli scheletri nell'armadio della multinazionale di Atlanta. Dalle oscure origini a fine '800 all'incredibile successo planetario, ottenuto con mezzi sempre più spregiudicati (l'utilizzo dei guerriglieri per minacciare e reprimere qualsiasi dissenso in Colombia, fino ad arrivare all'uccisione di sindacalisti, il prosciugamento delle riserve d'acqua e il fortissimo inquinamento causato in zone già aride di Messico e India, la devastazione senza scrupoli di intere comunità, l'utilizzo di sostanze dannose per la salute e potenzialmente cancerogene, la battaglia per i contratti di fornitura bibite in esclusiva alle scuole con gravi responsabilità nella diffusione dell'obesità infantile,...).
"Sin dagli anni ‘70 del secolo scorso, Coca-Cola si è imposta con le sue campagne pubblicitarie come la bevanda globale, capace di unire uomini di ogni razza e colore, accomunandoli nella passione per il suo gusto unico. La formula ha funzionato a meraviglia, trasformando la società che la produce in una delle più redditizie a livello planetario, e la parola stessa Coca-Cola è diventata la più conosciuta del mondo, dopo 'hello'! Ma mentre Coca-Cola si espande in tutti i mercati, cresce il numero dei cittadini che trovano il suo gusto più amaro che dolce. Questo libro è un’indagine scioccante su come Coca-Cola abbia sistematicamente attaccato salute, lavoro e ambiente. (...) Com'è potuto accadere che un'azienda che (sono parole sue) esiste per portare ovunque ristoro e benessere sia ritenuta responsabile di siccità, malattie, sfruttamento e uccisioni? Grazie a questa indagine, il dominio di mercato della Coca Cola comincia ad apparire meno come un trionfo della pubblicità e più invece come sintomo del lato oscuro della globalizzazione".
Il giornalista americano Michael Blanding (Boston Magazine) firma questa dettagliata inchiesta sulla Coca Cola, sui molti scandali e sugli innumerevoli scheletri nell'armadio della multinazionale di Atlanta. Dalle oscure origini a fine '800 all'incredibile successo planetario, ottenuto con mezzi sempre più spregiudicati (l'utilizzo dei guerriglieri per minacciare e reprimere qualsiasi dissenso in Colombia, fino ad arrivare all'uccisione di sindacalisti, il prosciugamento delle riserve d'acqua e il fortissimo inquinamento causato in zone già aride di Messico e India, la devastazione senza scrupoli di intere comunità, l'utilizzo di sostanze dannose per la salute e potenzialmente cancerogene, la battaglia per i contratti di fornitura bibite in esclusiva alle scuole con gravi responsabilità nella diffusione dell'obesità infantile,...).
"Sin dagli anni ‘70 del secolo scorso, Coca-Cola si è imposta con le sue campagne pubblicitarie come la bevanda globale, capace di unire uomini di ogni razza e colore, accomunandoli nella passione per il suo gusto unico. La formula ha funzionato a meraviglia, trasformando la società che la produce in una delle più redditizie a livello planetario, e la parola stessa Coca-Cola è diventata la più conosciuta del mondo, dopo 'hello'! Ma mentre Coca-Cola si espande in tutti i mercati, cresce il numero dei cittadini che trovano il suo gusto più amaro che dolce. Questo libro è un’indagine scioccante su come Coca-Cola abbia sistematicamente attaccato salute, lavoro e ambiente. (...) Com'è potuto accadere che un'azienda che (sono parole sue) esiste per portare ovunque ristoro e benessere sia ritenuta responsabile di siccità, malattie, sfruttamento e uccisioni? Grazie a questa indagine, il dominio di mercato della Coca Cola comincia ad apparire meno come un trionfo della pubblicità e più invece come sintomo del lato oscuro della globalizzazione".
venerdì 23 marzo 2012
Testori / Allende. Ristampa-antologie
Giovanni Testori, "I segreti di Milano" (Feltrinelli, pagg. 802, euro 30).
Ristampa in unico volume di tutto il ciclo dei Segreti di Milano di Giovanni Testori: Il ponte della Ghisolfa, La Gilda del Mac Mahon, La Maria Brasca, L'Arialda, Il Fabbricone. Postfazione di Fulvio Panzeri.
"Scrivevo I segreti di Milano, un ciclo di libri che, ne ero convinto, mi avrebbero impegnato per tutta la vita. Come Balzac con la Commedia umana"
Isabel Allende, "Le avventure di Aquila e Giaguaro" (Feltrinelli, pagg. 704, euro 18). Ristampa in unico volume di tutta la trilogia delle Avventure di Aquila e Giaguaro di Isabel Allende: La città delle Bestie, Il Regno del Drago d'oro, la Foresta dei Pigmei.
"Alex ha quindici anni ed è un ragazzo come tanti, va a scuola, suona il flauto e ama scalare le montagne. Quando però sua madre si ammala gravemente, viene affidato alla nonna Kate, famosa giornalista sempre in giro per il mondo, che lo porta con sé in una pericolosa missione nella foresta amazzonica. Qui, sulle tracce di una leggendaria creatura dalle dimensioni mostruose, il ragazzo incontra Nadia, figlia della guida brasiliana che accompagna la spedizione. Insieme i due ragazzi dovranno affrontare la Bestia, svelare il mistero dell'acqua della vita e delle uova di cristallo, scoprire dove vive il Popolo della Nebbia e salvare gli indios dallo sterminio, oltre che la propria pelle. Usciranno da questa avventura trasformati: d'ora in poi si chiameranno Aquila e Giaguaro. L'intrepida nonna Kate presto coinvolge i due ragazzi, ormai inseparabili, in altri viaggi: nel Regno Proibito, tra le montagne dell'Himalaya, dove conosceranno la medicina orientale, le arti marziali, il buddismo e vedranno messa a repentaglio l'armonia di una cultura millenaria, e poi in un safari a dorso d'elefante nel cuore dell'Africa, tra coccodrilli, re, generali, stregoni voodoo e missionari, dove l'antico popolo dei pigmei è tenuto in schiavitù da tre avidissimi potenti"
Ristampa in unico volume di tutto il ciclo dei Segreti di Milano di Giovanni Testori: Il ponte della Ghisolfa, La Gilda del Mac Mahon, La Maria Brasca, L'Arialda, Il Fabbricone. Postfazione di Fulvio Panzeri.
"Scrivevo I segreti di Milano, un ciclo di libri che, ne ero convinto, mi avrebbero impegnato per tutta la vita. Come Balzac con la Commedia umana"
Isabel Allende, "Le avventure di Aquila e Giaguaro" (Feltrinelli, pagg. 704, euro 18). Ristampa in unico volume di tutta la trilogia delle Avventure di Aquila e Giaguaro di Isabel Allende: La città delle Bestie, Il Regno del Drago d'oro, la Foresta dei Pigmei.
"Alex ha quindici anni ed è un ragazzo come tanti, va a scuola, suona il flauto e ama scalare le montagne. Quando però sua madre si ammala gravemente, viene affidato alla nonna Kate, famosa giornalista sempre in giro per il mondo, che lo porta con sé in una pericolosa missione nella foresta amazzonica. Qui, sulle tracce di una leggendaria creatura dalle dimensioni mostruose, il ragazzo incontra Nadia, figlia della guida brasiliana che accompagna la spedizione. Insieme i due ragazzi dovranno affrontare la Bestia, svelare il mistero dell'acqua della vita e delle uova di cristallo, scoprire dove vive il Popolo della Nebbia e salvare gli indios dallo sterminio, oltre che la propria pelle. Usciranno da questa avventura trasformati: d'ora in poi si chiameranno Aquila e Giaguaro. L'intrepida nonna Kate presto coinvolge i due ragazzi, ormai inseparabili, in altri viaggi: nel Regno Proibito, tra le montagne dell'Himalaya, dove conosceranno la medicina orientale, le arti marziali, il buddismo e vedranno messa a repentaglio l'armonia di una cultura millenaria, e poi in un safari a dorso d'elefante nel cuore dell'Africa, tra coccodrilli, re, generali, stregoni voodoo e missionari, dove l'antico popolo dei pigmei è tenuto in schiavitù da tre avidissimi potenti"
giovedì 22 marzo 2012
I dieci errori di Napoleone
Sergio Valzania, "I dieci errori di Napoleone. Sconfitte, cadute e illusioni dell'uomo che voleva cambiare la storia" (Mondadori, pagg. 238, rilegato, euro 19).
Lo storico Sergio Valzania (Università di Genova, LUISS di Roma) affronta la figura di Napoleone dal punto di vista della storia militare e della geopolitica, individuando dieci grandi errori che ne hanno segnato la parabola politica (rott...ura della pace di Amiens, battaglia di Trafalgar, editto di Berlino del 1807, Giuseppe posto sul trono di Spagna, la campagna di Russia, l'avanzata oltre Smolensk, i 35 giorni a Mosca, l'armistizio del giugno 1813, il rifiuto delle offerte di pace del 1814, la scelta dei comandanti nella campagna del Belgio).
"Napoleone fu sempre innanzitutto un militare: l'aver appreso alla perfezione il proprio mestiere, essere un valoroso soldato, gli procurò le maggiori soddisfazioni, ma lo portò anche a scegliere sempre le vie della guerra a scapito di una più promettente politica diplomatica. Le sue capacità di tattico sono fuori discussione: a determinare la sua sconfitta fu piuttosto l'incapacità di comprendere i fenomeni della geopolitica e della grande strategia, i rapporti di forza sottostanti ai conflitti maggiori, le tensioni prodotte 'dalle impalpabili volontà dei popoli' che non la forza militare di un avversario più capace di lui sul suo terreno d'elezione".
Lo storico Sergio Valzania (Università di Genova, LUISS di Roma) affronta la figura di Napoleone dal punto di vista della storia militare e della geopolitica, individuando dieci grandi errori che ne hanno segnato la parabola politica (rott...ura della pace di Amiens, battaglia di Trafalgar, editto di Berlino del 1807, Giuseppe posto sul trono di Spagna, la campagna di Russia, l'avanzata oltre Smolensk, i 35 giorni a Mosca, l'armistizio del giugno 1813, il rifiuto delle offerte di pace del 1814, la scelta dei comandanti nella campagna del Belgio).
"Napoleone fu sempre innanzitutto un militare: l'aver appreso alla perfezione il proprio mestiere, essere un valoroso soldato, gli procurò le maggiori soddisfazioni, ma lo portò anche a scegliere sempre le vie della guerra a scapito di una più promettente politica diplomatica. Le sue capacità di tattico sono fuori discussione: a determinare la sua sconfitta fu piuttosto l'incapacità di comprendere i fenomeni della geopolitica e della grande strategia, i rapporti di forza sottostanti ai conflitti maggiori, le tensioni prodotte 'dalle impalpabili volontà dei popoli' che non la forza militare di un avversario più capace di lui sul suo terreno d'elezione".
mercoledì 21 marzo 2012
Tonino Guerra. Polvere di sole
Tonino Guerra, il grande poeta e sceneggiatore (sua tra l'altro la sceneggiatura di Amarcord di Federico Fellini), è morto oggi all'età di 92 anni.
"Polvere di sole. 101 storie per accendere l'umanità" è il suo ultimo libro, uscito solo due settimane fa (il 7 marzo) per Bompiani.
"Spesso sono triste perché mi manca la cattiveria. Vorrei leccare tutto il dolce che gronda dalle mie parole e parlare di gente che ha dato calci nella pancia di donne incinte, o piscia nei bicchieri e offre questo suo champagne a puttane con le quali fa le notti in giro. Per raccontare la vita d'oggi bisogna avere la forza delle giovani madri che partoriscono per le strade e gettano questo mucchietto di carne nei bidoni della mondezza. E io insisto a dire che bisogna ascoltare la sinfonia della pioggia. Purtroppo non so fare di meglio, e le corde della tenerezza mi tengono lontano dall'orrenda verità. L'ottimismo della notte è venuto a fermarsi, tremolando, davanti alla luce della candela e al bianco del latte dentro al bicchiere"
martedì 20 marzo 2012
Belli. Sonetti erotici e meditativi
Giuseppe Gioacchino Belli, "Sonetti erotici e meditativi" (Adelphi, pagg. 363, euro 18).
Nuova antologia del Belli (1791-1863) a cura di Pietro Gibellini, con 249 poesie in vernacolo romanesco accompagnate da un ampio apparato di note per la comprensione del testo.
"Non casta, non pia talvolta (...) apparirà la materia e la forma: ma il popolo è questo; e questo io ricopio"
sabato 17 marzo 2012
Lo Zen. Storia, scuole, testi
"Lo Zen. Storia, scuole, testi" (Einaudi, pagg. 530, euro 24), a cura di Aldo Tollini
(docente di lingua giapponese classica all'Università Ca' Foscari di Venezia).
La prima parte del libro (fino a pagg. 300) è una storia dello Zen, dalle origini nelle scuole cinesi del Buddhismo Chan a tutti i successivi sviluppi in Giappone (il Buddhismo del periodo Kamakura 1186-1333, le due grandi scuole Rinzai e Soto, lo Zen nel periodo Muromachi 1334-1603, lo Zen e le arti, lo Zen nel periodo Edo 1604-1867, lo Zen nel mondo moderno e contemporaneo, lo Zen in America e in Europa). La seconda parte del libro (da pagina 300 a pagina 500) è un'antologia di testi dei più importanti maestri Zen di ogni epoca, con note.
"Se davvero realizzi la Via del non dubbio, è come il cielo, una vasta e grande vacuità"
Joshu Joshin (778-897)
(docente di lingua giapponese classica all'Università Ca' Foscari di Venezia).
La prima parte del libro (fino a pagg. 300) è una storia dello Zen, dalle origini nelle scuole cinesi del Buddhismo Chan a tutti i successivi sviluppi in Giappone (il Buddhismo del periodo Kamakura 1186-1333, le due grandi scuole Rinzai e Soto, lo Zen nel periodo Muromachi 1334-1603, lo Zen e le arti, lo Zen nel periodo Edo 1604-1867, lo Zen nel mondo moderno e contemporaneo, lo Zen in America e in Europa). La seconda parte del libro (da pagina 300 a pagina 500) è un'antologia di testi dei più importanti maestri Zen di ogni epoca, con note.
"Se davvero realizzi la Via del non dubbio, è come il cielo, una vasta e grande vacuità"
Joshu Joshin (778-897)
venerdì 16 marzo 2012
Corso di filosofia in sei ore e un quarto
Witold Gombrowicz, "Corso di filosofia in sei ore e un quarto" (Bompiani, pagg. 160, introduzione di Francesco Cataluccio, euro 12).
Torna nelle librerie, in edizione economica, questo testo dello scrittore polacco Witold Gombrowicz (1904-1969). Una personale rivisitazione di tutte le grandi correnti e di tutti i grandi autori del pensiero moderno e contemporaneo: Kant, Hegel, Schopenauer, Kierkegaard, Nietzsche, l'Esistenzialismo, Sartre, Heidegger, Marx e il marxismo.
"Non è una leggenda. Sembra proprio che la passione per la filosofia e il corso di filosofia in sei ore e un quarto abbiano salvato Witold Gombrowicz dal suicidio. Nel 1969 a Vence-en-Provence, devastato da una malattia ai polmoni che lo tormentava fin dall'adolescenza, lo scrittore polacco chiedeva con insistenza agli amici Konstanty A. Jeleriski e Dominique De Roux di procurargli una pistola o del veleno. Queste lezioni furono tenute nei mesi di aprile e maggio 1969 alla moglie Rita Labrousse e allo stesso Dominique De Roux, che aveva conferma dalla moglie dello scrittore che soltanto la filosofia in quel momento di decadenza fisica aveva il potere di mobilitare il suo spirito."
"Il 'Corso di filosofia in sei ore e un quarto' (1969) è una personalissima rivisitazione dello scrittore polacco Witold Gombrowicz delle varie correnti del pensiero moderno e contemporaneo. Il suo obiettivo è ricostruire una sorta di 'genealogia dell'esistenzialismo', perché, alla fine dei suoi giorni, era giunto alla conclusione che la filosofia servisse a poco (o meglio: non servisse alla vita) e aveva accentuato la propria avversione verso il pensiero astratto: "L'eccesso di rispetto per la verità scientifica ha offuscato la nostra propria verità - e abbiamo dimenticato, mossi dal desiderio troppo ardente di capire la realtà, di non essere destinati a capire, bensì e soltanto a esprimere la realtà. (...) Noi non ci realizziamo nella sfera dei concetti, bensì in quella delle persone. Siamo e dobbiamo rimanere persone, la nostra parte consiste nel far risuonare la viva parola umana nel mondo che si fa sempre più astratto."
Torna nelle librerie, in edizione economica, questo testo dello scrittore polacco Witold Gombrowicz (1904-1969). Una personale rivisitazione di tutte le grandi correnti e di tutti i grandi autori del pensiero moderno e contemporaneo: Kant, Hegel, Schopenauer, Kierkegaard, Nietzsche, l'Esistenzialismo, Sartre, Heidegger, Marx e il marxismo.
"Non è una leggenda. Sembra proprio che la passione per la filosofia e il corso di filosofia in sei ore e un quarto abbiano salvato Witold Gombrowicz dal suicidio. Nel 1969 a Vence-en-Provence, devastato da una malattia ai polmoni che lo tormentava fin dall'adolescenza, lo scrittore polacco chiedeva con insistenza agli amici Konstanty A. Jeleriski e Dominique De Roux di procurargli una pistola o del veleno. Queste lezioni furono tenute nei mesi di aprile e maggio 1969 alla moglie Rita Labrousse e allo stesso Dominique De Roux, che aveva conferma dalla moglie dello scrittore che soltanto la filosofia in quel momento di decadenza fisica aveva il potere di mobilitare il suo spirito."
"Il 'Corso di filosofia in sei ore e un quarto' (1969) è una personalissima rivisitazione dello scrittore polacco Witold Gombrowicz delle varie correnti del pensiero moderno e contemporaneo. Il suo obiettivo è ricostruire una sorta di 'genealogia dell'esistenzialismo', perché, alla fine dei suoi giorni, era giunto alla conclusione che la filosofia servisse a poco (o meglio: non servisse alla vita) e aveva accentuato la propria avversione verso il pensiero astratto: "L'eccesso di rispetto per la verità scientifica ha offuscato la nostra propria verità - e abbiamo dimenticato, mossi dal desiderio troppo ardente di capire la realtà, di non essere destinati a capire, bensì e soltanto a esprimere la realtà. (...) Noi non ci realizziamo nella sfera dei concetti, bensì in quella delle persone. Siamo e dobbiamo rimanere persone, la nostra parte consiste nel far risuonare la viva parola umana nel mondo che si fa sempre più astratto."
Gli Arabi
Eugene Rogan, "Gli arabi" (Bompiani, pagg. 784, rilegato, immagini, euro 26).
Lo storico Eugene Rogan, professore di Storia moderna del Medio Oriente al St. Antony's College di Oxford, racconta in questo ponderoso saggio la storia del Medio Oriente negli ultimi cinque secoli: le conquiste ottomane del XVI secolo, l'impero ottomano, l'impero egiziano di Muhammad Ali, l'imperialismo europeo (l'impero inglese nel Medio Oriente, l'impero francese nel Medio Oriente), la nascita e lo sviluppo del nazionalismo arabo, l'età del petrolio, il disastro palestinese.
Qui l'intervista all'autore uscita oggi su Il Giornale:http://www.ilgiornale.it/ cultura/ la_primavera_araba_e_bollente_e _lestate_democratica_lontana/ 16-03-2012/ articolo-id=577642-page=0-comme nts=1
Lo storico Eugene Rogan, professore di Storia moderna del Medio Oriente al St. Antony's College di Oxford, racconta in questo ponderoso saggio la storia del Medio Oriente negli ultimi cinque secoli: le conquiste ottomane del XVI secolo, l'impero ottomano, l'impero egiziano di Muhammad Ali, l'imperialismo europeo (l'impero inglese nel Medio Oriente, l'impero francese nel Medio Oriente), la nascita e lo sviluppo del nazionalismo arabo, l'età del petrolio, il disastro palestinese.
Qui l'intervista all'autore uscita oggi su Il Giornale:http://www.ilgiornale.it/
giovedì 15 marzo 2012
Fruttero. La linea di minor resistenza
Carlo Fruttero, "La linea di minor resistenza" (editore Gallucci, pagg. 34, rilegato, illustrazioni, euro 10).
Esce oggi, ed è già qui in libreria, questa lunga poesia inedita di Carlo Fruttero (1926-2012), accompagnata dai bellissimi disegni del pittore Giuliano Della Casa.
Così la figlia di Fruttero Maria Carla racconta la genesi di questo singolare libricino: "Carlottina, vieni qui, porta il tuo strumento: ti devo dettare una cosa, mi disse mio padre una mattina di maggio piena di sole di due anni fa. Mi sedetti accanto a lui con il computer sulle ginocchia e aspettai. Non sapevo cosa avesse in mente, pensavo a una lettera o a un breve articolo di costume, ma quando cominciò mi resi subito conto che si trattava di ben altro. Le parole gli uscivano rapide, una dietro l'altra, senza pause, senza incertezze. E via via prendeva forma una ballata lunga una vita, la sua vita. Non si interruppe mai, se non per accendersi una sigaretta, non mi chiese mai di rileggere il testo e così, di getto, nacque La linea di minor resistenza. Quando smise mi guardò e mi chiese: allora, che te ne pare? Ero stordita, la forza delle parole mi aveva completamente avvolta, a tratti anche turbata fino a commuovermi. Quei versi delineavano con limpida e struggente chiarezza il confuso percorso di noi tutti, ignari guerrieri sul sentiero della vita, pronti a combattere il nemico strenuamente per poi lasciarci andare sfiniti ma appagati, sulle sponde di un pacifico ruscello, riprendendo infine il cammino verso una meta ignota ma inesorabile. Papà, è bellissimo! Un piccolo capolavoro, risposi quasi sottovoce.
Lui mi sorrise indulgente e mi disse: Ora non esageriamo... L'avevo in testa da vent'anni, ma non ero mai riuscito a scriverlo. Forse perché non era ancora il momento. Però mi devi promettere una cosa: lo farai pubblicare solo dopo la mia morte. Ed io ho mantenuto la promessa".
Esce oggi, ed è già qui in libreria, questa lunga poesia inedita di Carlo Fruttero (1926-2012), accompagnata dai bellissimi disegni del pittore Giuliano Della Casa.
Così la figlia di Fruttero Maria Carla racconta la genesi di questo singolare libricino: "Carlottina, vieni qui, porta il tuo strumento: ti devo dettare una cosa, mi disse mio padre una mattina di maggio piena di sole di due anni fa. Mi sedetti accanto a lui con il computer sulle ginocchia e aspettai. Non sapevo cosa avesse in mente, pensavo a una lettera o a un breve articolo di costume, ma quando cominciò mi resi subito conto che si trattava di ben altro. Le parole gli uscivano rapide, una dietro l'altra, senza pause, senza incertezze. E via via prendeva forma una ballata lunga una vita, la sua vita. Non si interruppe mai, se non per accendersi una sigaretta, non mi chiese mai di rileggere il testo e così, di getto, nacque La linea di minor resistenza. Quando smise mi guardò e mi chiese: allora, che te ne pare? Ero stordita, la forza delle parole mi aveva completamente avvolta, a tratti anche turbata fino a commuovermi. Quei versi delineavano con limpida e struggente chiarezza il confuso percorso di noi tutti, ignari guerrieri sul sentiero della vita, pronti a combattere il nemico strenuamente per poi lasciarci andare sfiniti ma appagati, sulle sponde di un pacifico ruscello, riprendendo infine il cammino verso una meta ignota ma inesorabile. Papà, è bellissimo! Un piccolo capolavoro, risposi quasi sottovoce.
Lui mi sorrise indulgente e mi disse: Ora non esageriamo... L'avevo in testa da vent'anni, ma non ero mai riuscito a scriverlo. Forse perché non era ancora il momento. Però mi devi promettere una cosa: lo farai pubblicare solo dopo la mia morte. Ed io ho mantenuto la promessa".
Porfirio. Sui simulacri
Porfirio, "Sui simulacri" (Adelphi, pagg. 294, immagini, testo greco a fronte, introduzione, note, euro 17).
Porfirio (233-305 d. C.), filosofo neoplatonico allievo prediletto di Plotino, uno degli ultimi grandi sostenitori delle religioni greco-romane contro il Cristianesimo (qui in libreria è tra l'altro disponibile: Porfirio, "Vangelo di un pagano", Bompiani, euro 24), temutissimo dai Padri della Chiesa per i suoi numerosi discorsi e scritti anticristiani. Nello scritto "Sui simulacri" - tradotto ora per la prima volta in italiano -Porfirio introduce alla lettura simbolica delle opere del mondo classico, alle complesse simbologie delle immagini sacre del pantheon greco-romano, personificazioni dei fenomeni naturali e di visioni teologiche e cosmologiche.
"Parlerò per chi è lecito - voi profani chiudete le porte - e farò conoscere i pensieri di una sapienza teologica con i quali uomini, mediante immagini congeneri ai sensi, raffigurando realtà invisibili in forme visibili, rivelarono il dio e le potenze del dio a coloro che hanno appreso a ricavare dai simulacri, come da libri, ciò che vi è scritto riguaro agli dèi. Nessuna meraviglia che i più ignoranti considerino le statue pezzi di legno e di pietra, proprio come quanti non capiscono la scrittura guardano le steli come pietre, come legno le tavolette e come papiro intessuto i libri".
mercoledì 14 marzo 2012
Iron Man. Il mio viaggio con i Black Sabbath
Iron man. Il mio viaggio tra Paradiso & Inferno con i Black Sabbath" (Arcana editrice, pagg. 386, immagini, euro 19,50).
L'autobiografia di Frank Anthony Iommi alias Tony Iommi, il mitico chitarrista dei Black Sabbath.
"Tony Iommi è il vero padre dell'heavy metal e uno degli esseri umani più grandi del mondo" (Brian May)
"Senza Tony non esisterebbe l'heavy metal" (Eddie Van Halen)
"E' colpa sua se io sono quello che sono" (James Hetfield)
"Negli ultimi anni di attività dei Beatles, mentre America e Inghilterra erano ancora impantanate nel folk e nel rock psichedelico, emerse un nuovo sound, il sound della classe operaia che aveva radici nel rock duro e nel blues pesante suonati nei pub di periferia. Quel sound, heavy metal, sarebbe cresciuto fino a diventare uno dei generi più importanti del rock'n'roll, e i Black Sabbath furono gli artefici della sua diffusione mondiale. È impossibile sottostimare l'impatto che ebbero i Black Sabbath e il loro motore principale: il chitarrista, autore e leader Tony lommi. "Iron Man" racconta la storia del gruppo che Rolling Stone ha definito 'i Beatles dell'heavy metal' e svela i segreti dell'uomo che sta dietro l'icona rock. Tony non risparmia i dettagli della sua concitata infanzia, dei matrimoni falliti, delle tragedie personali, dei compagni di band, della figlia ritrovata, con tutti gli alti e bassi della vita di un artista. Qualsiasi avventura sia associata all'hard rock, i Black Sabbath la vissero per primi: le droghe, la dissolutezza, l'alcol, le critiche, i contratti, le conquiste, i ritorni, i cantanti, i manager, la musica, la follia, il metal".
L'autobiografia di Frank Anthony Iommi alias Tony Iommi, il mitico chitarrista dei Black Sabbath.
"Tony Iommi è il vero padre dell'heavy metal e uno degli esseri umani più grandi del mondo" (Brian May)
"Senza Tony non esisterebbe l'heavy metal" (Eddie Van Halen)
"E' colpa sua se io sono quello che sono" (James Hetfield)
"Negli ultimi anni di attività dei Beatles, mentre America e Inghilterra erano ancora impantanate nel folk e nel rock psichedelico, emerse un nuovo sound, il sound della classe operaia che aveva radici nel rock duro e nel blues pesante suonati nei pub di periferia. Quel sound, heavy metal, sarebbe cresciuto fino a diventare uno dei generi più importanti del rock'n'roll, e i Black Sabbath furono gli artefici della sua diffusione mondiale. È impossibile sottostimare l'impatto che ebbero i Black Sabbath e il loro motore principale: il chitarrista, autore e leader Tony lommi. "Iron Man" racconta la storia del gruppo che Rolling Stone ha definito 'i Beatles dell'heavy metal' e svela i segreti dell'uomo che sta dietro l'icona rock. Tony non risparmia i dettagli della sua concitata infanzia, dei matrimoni falliti, delle tragedie personali, dei compagni di band, della figlia ritrovata, con tutti gli alti e bassi della vita di un artista. Qualsiasi avventura sia associata all'hard rock, i Black Sabbath la vissero per primi: le droghe, la dissolutezza, l'alcol, le critiche, i contratti, le conquiste, i ritorni, i cantanti, i manager, la musica, la follia, il metal".
Cd. Novità
Molte le novità di inizio 2012 disponibili in libreria. Segnaliamo: Springsteen, Leonard Cohen, Enrico Pieranunzi, Blind Guardian, Lacuna Coil, Luf, Mannoia, Morgan, Ruggeri, Sanremo 2012, SuperSanremo 2012, Nina Zilli, Chiara Civello, ...
martedì 13 marzo 2012
Massimiliano Parente. L'inumano
Massimiliano Parente, "L'inumano" (Mondadori, pagg. 288, rilegato, euro 19).
Uscito oggi, è già qui in libreria (e inizio a leggerlo tra dieci minuti durante la pausa) il nuovo romanzo di Massimiliano Parente.
"Le galassie sono terrificanti quanto le nostre cellule, l'infinitamente grande sgomenta quanto l'infinitamente piccolo. Ci penso ogni volta quando vado sulla terrazza, spegnendo tutte le luci del giardino, restando al buio a guardare la Via Lattea, e penso alle pesone che amano guardare le stelle sulla volta celeste con uno sguardo ancora primitivo, e nella loro ignoranza astronomica, anziché sentirsi dilaniati dall'angoscia come lo sarebbero se avessero una vaga idea di cosa significa il cielo, stupidamente lo ammirano come una consolazione, una scenografia rassicurante, una promessa di eternità".
Uscito oggi, è già qui in libreria (e inizio a leggerlo tra dieci minuti durante la pausa) il nuovo romanzo di Massimiliano Parente.
"Le galassie sono terrificanti quanto le nostre cellule, l'infinitamente grande sgomenta quanto l'infinitamente piccolo. Ci penso ogni volta quando vado sulla terrazza, spegnendo tutte le luci del giardino, restando al buio a guardare la Via Lattea, e penso alle pesone che amano guardare le stelle sulla volta celeste con uno sguardo ancora primitivo, e nella loro ignoranza astronomica, anziché sentirsi dilaniati dall'angoscia come lo sarebbero se avessero una vaga idea di cosa significa il cielo, stupidamente lo ammirano come una consolazione, una scenografia rassicurante, una promessa di eternità".
Putin. L'uomo senza volto
"Putin. L'uomo senza volto" (Bompiani, pagg. 370, euro 18).
La biografia di Vladimir Putin, da oscuro agente del Kgb a presidente della Russia. L'infanzia da teppista, gli anni da agente segreto, la fulminante ascesa al potere, il rapporto con le oligarchie, la politica del terrore nei confronti di cronisti e oppositori politici, l'insaziabile volontà di grandeur e il ritorno a una sorta di nuova Unione Sovietica senza ideologia. Autrice la giornalista e scrittrice Masha Gessen, russa di famiglia ebrea ashkenazita, corrispondente in Russia per il magazine americano US News & World Report. Emigrata negli Stati Uniti nel 1981, è tornata in Russia nel '91. Oggi continua a vivere nel suo Paese pur avendo già subito numerose minacce
sabato 10 marzo 2012
L'ultimo uomo nella torre
Aravind Adiga, "L'ultimo uomo nella torre" (Einaudi, pagg. 452, euro 20).
Il nuovo romanzo dello scrittore indiano Aravind Adiga, Booker Prize 2008 per il libro La tigre bianca.
"Inaugurata il 14 novembre 1959, nel settantesimo compleanno di Jawaharlal Nehru, la società edile cooperativa Vishram è la nonna di tutti i condomini da allora sorti nel quartiere Vakola di Mumbai. I suoi abitanti, suddi...visi in cattolici, indù e perfino qualche musulmano 'del tipo migliore', come in una felice applicazione dei valori nehruviani di cooperazione e convivenza, difendono a oltranza quello status borghese, a dispetto degli inequivocabili segni di decadenza mostrati da uno stabile dove i muri fioriscono di umidità, il tetto rischia di cedere sotto la pressione dei monsoni e l'acqua scorre dai rubinetti per poche ore al giorno. Ma a Mumbai il nuovissimo scalza il nuovo alla velocità di un treno in corsa, il lusso scalza il decoro, e chi non salta in tempo può facilmente finire stritolato sotto le sue ruote. Nella folle corsa per accaparrarsi terra da edificare, il grande costruttore Dharmen Shah fa ai condomini un'offerta irrifiutabile: acquistare i vari appartamenti al doppio del loro valore di mercato per poter demolire l'edificio ed erigere al suo posto quel luccicante coacervo di stili che sarà lo Shanghai, il progetto di tutta la sua vita. Sono previsti un 'regalino' extra per invogliare i dubbiosi, le minacce del truce 'braccio sinistro' Shanmugham per ammorbidire i refrattari, e una condizione per tutti: che l'offerta sia firmata all'unanimità. (...) Tutti i condomini sono a favore della vendita tranne uno, l'ultimo uomo nella torre".
Il nuovo romanzo dello scrittore indiano Aravind Adiga, Booker Prize 2008 per il libro La tigre bianca.
"Inaugurata il 14 novembre 1959, nel settantesimo compleanno di Jawaharlal Nehru, la società edile cooperativa Vishram è la nonna di tutti i condomini da allora sorti nel quartiere Vakola di Mumbai. I suoi abitanti, suddi...visi in cattolici, indù e perfino qualche musulmano 'del tipo migliore', come in una felice applicazione dei valori nehruviani di cooperazione e convivenza, difendono a oltranza quello status borghese, a dispetto degli inequivocabili segni di decadenza mostrati da uno stabile dove i muri fioriscono di umidità, il tetto rischia di cedere sotto la pressione dei monsoni e l'acqua scorre dai rubinetti per poche ore al giorno. Ma a Mumbai il nuovissimo scalza il nuovo alla velocità di un treno in corsa, il lusso scalza il decoro, e chi non salta in tempo può facilmente finire stritolato sotto le sue ruote. Nella folle corsa per accaparrarsi terra da edificare, il grande costruttore Dharmen Shah fa ai condomini un'offerta irrifiutabile: acquistare i vari appartamenti al doppio del loro valore di mercato per poter demolire l'edificio ed erigere al suo posto quel luccicante coacervo di stili che sarà lo Shanghai, il progetto di tutta la sua vita. Sono previsti un 'regalino' extra per invogliare i dubbiosi, le minacce del truce 'braccio sinistro' Shanmugham per ammorbidire i refrattari, e una condizione per tutti: che l'offerta sia firmata all'unanimità. (...) Tutti i condomini sono a favore della vendita tranne uno, l'ultimo uomo nella torre".
venerdì 9 marzo 2012
De officiis. Quel che è giusto fare
Marco Tullio Cicerone, "De officiis. Quel che è giusto fare" (Einaudi, pagg. 375, rilegato, euro 30).
Torna in libreria, in edizione integrale e in nuova traduzione (di Rosa Rita Marchese), il De officiis di Cicerone. Ampia introduzione di Giusto Picone, testo latino a fronte.
"Gli officia sono regole di comportamento. Per condurre bene, virtuosamente, sia la vita pubblica sia quella privata. Con il De officiis, l'anno prima di morire (44 a.C.), Cicerone si rivolge al figlio Marco (...). Una specie di 'Etica spiegata a mio figlio', come si intitolerebbe oggi, che è poi diventata uno snodo fondamentale per la cultura latina, medievale e moderna".
Torna in libreria, in edizione integrale e in nuova traduzione (di Rosa Rita Marchese), il De officiis di Cicerone. Ampia introduzione di Giusto Picone, testo latino a fronte.
"Gli officia sono regole di comportamento. Per condurre bene, virtuosamente, sia la vita pubblica sia quella privata. Con il De officiis, l'anno prima di morire (44 a.C.), Cicerone si rivolge al figlio Marco (...). Una specie di 'Etica spiegata a mio figlio', come si intitolerebbe oggi, che è poi diventata uno snodo fondamentale per la cultura latina, medievale e moderna".
Che fiore è questo?
"Che fiore è questo?" (Franco Muzzio Editore, pagg. 496, immagini, euro 32).
Nuova edizione 2012 del classico erbario di Muzzio Editore, con oltre 870 piante e più di 1800 illustrazioni. Per ogni pianta uno o più disegni, accompagnati dall'indicazione dei tratti tipici, descrizione, distribuzione, specie simili, virtù e proprietà della pianta e altre informazioni.
Nuova edizione 2012 del classico erbario di Muzzio Editore, con oltre 870 piante e più di 1800 illustrazioni. Per ogni pianta uno o più disegni, accompagnati dall'indicazione dei tratti tipici, descrizione, distribuzione, specie simili, virtù e proprietà della pianta e altre informazioni.
Il pollo arrosto e altre storie
Simon Hopkinson, "Il pollo arrosto e altre storie" (Guido Tommasi Editore, pagg. 300, euro 16)
Il libro di cucina dello chef e critico gastronomico inglese Simon Hopkinson, "il libro di cucina più utile di tutti i tempi". I quaranta ingredienti preferiti dall'autore raccontati in quaranta capitoli, con storie, curiosità, consigli e ricette. Questi i 40 "ingredienti": acciuga, aglio, agnello, animelle, asparagi, bistecca, capesante, cervella, cioccolato, cipolla, coniglio, coriandolo, crema, fegato, granchio, haddock affumicato, indivia, maiale, melanzane, merluzzo, nasello, olio d'oliva, panna, parmigiano, patate, peperoni, pernice scozzese, piccione, pollo, pomodori, porcini, porri, prezzemolo, rognoni, salmone, spinaci, trippa, uova, vitello, zafferano.
"Il denominatore comune però è uno solo: sul piatto troverete cibi genuini e invitanti, pensati per far felice il palato piuttosto che per stupire. Meglio quindi un semplice ma gustoso pollo arrosto invece di una mousse di aragosta con vaniglia e anice stellato, che se ha il vantaggio di fare più scena sul menu, forse rischia di perdere buona parte del suo appeal al momento di mettersi a tavola..."
Günter Grass. Diario 1990
Günter Grass, "Da una Germania all'altra. Diario 1990" (Einaudi, pagg. 240, rilegato, disegni dell'autore, euro 20).
Usciti in Germania per la prima volta nel 2009, escono ora in Italia i diari privati dello scrittore tedesco Günter Grass (Nobel per la Letteratura 1999) dal primo gennaio 1990 al primo febbraio 1991. "Non nutro una passione paricolare per i diari. Deve succedere qualcosa di eccezionale perché mi senta obbligato a tenerli", scrive Grass. Qualcosa di eccezionale nel 1990 succede, ed è il processo di riunificazione delle due Germanie dopo la caduta del Muro di Berlino. Nel diario hanno dunque ampio spazio le considerazioni politiche su questa svolta epocale. Ma anche le riflessioni sull'arte e la Letteratura, i disegni e le incisioni che vengono qui riprodotti, e il racconto quotidiano della propria travagliata vita personale e famigliare, degli otto figli avuti da Grass da quattro donne diverse.
Usciti in Germania per la prima volta nel 2009, escono ora in Italia i diari privati dello scrittore tedesco Günter Grass (Nobel per la Letteratura 1999) dal primo gennaio 1990 al primo febbraio 1991. "Non nutro una passione paricolare per i diari. Deve succedere qualcosa di eccezionale perché mi senta obbligato a tenerli", scrive Grass. Qualcosa di eccezionale nel 1990 succede, ed è il processo di riunificazione delle due Germanie dopo la caduta del Muro di Berlino. Nel diario hanno dunque ampio spazio le considerazioni politiche su questa svolta epocale. Ma anche le riflessioni sull'arte e la Letteratura, i disegni e le incisioni che vengono qui riprodotti, e il racconto quotidiano della propria travagliata vita personale e famigliare, degli otto figli avuti da Grass da quattro donne diverse.
giovedì 8 marzo 2012
La bellezza e l'orrore
Peter Englund, "La bellezza e l'orrore. La grande guerra narrata in diciannove destini" (Einaudi, pagg. 600, rilegato, immagini, euro 24).
Diciannove protagonisti realmente esistiti, diciannove storie ricostruite dallo storico svedese Peter Englund sulla scorta di testimonianze, lettere, diari e articoli di giornale d'epoca.
"Questo è un libro sulla Prima guerra mondiale. Tuttavia non è un libro su cosa fu - cioè su cause, svolgimento, conclusioni e conseguenze - ma un libro su come fu. Qui non troverete fattori ma persone, non processi ma impressioni, esperienze, atmosfere, perché quello che ho cercato di ricostruire non è una successione di eventi ma un'universo emotivo. (...) Racconto la storia di diciannove protagonisti, tutti realmente esistiti, di questo affresco costruito sulla scorta di lettere, diari, articoli di giornale: alcuni di loro sono direttamente coinvolti nel conflitto, la morte li sorprende a Verdun, a Ypres, sulla Somme (è qui che fanno la loro prima apparizione i carri armati), in Russia, nei Dardanelli, sull'Altopiano di Asiago, oppure nell'Atlantico dove ad attenderli sono i micidiali sottomarini tedeschi. Altri invece - come il funzionario ministeriale francese o la giovane studentessa nella Prussia orientale - vivono lontano dalle carneficine ma non sono risparmiati."
Diciannove protagonisti realmente esistiti, diciannove storie ricostruite dallo storico svedese Peter Englund sulla scorta di testimonianze, lettere, diari e articoli di giornale d'epoca.
"Questo è un libro sulla Prima guerra mondiale. Tuttavia non è un libro su cosa fu - cioè su cause, svolgimento, conclusioni e conseguenze - ma un libro su come fu. Qui non troverete fattori ma persone, non processi ma impressioni, esperienze, atmosfere, perché quello che ho cercato di ricostruire non è una successione di eventi ma un'universo emotivo. (...) Racconto la storia di diciannove protagonisti, tutti realmente esistiti, di questo affresco costruito sulla scorta di lettere, diari, articoli di giornale: alcuni di loro sono direttamente coinvolti nel conflitto, la morte li sorprende a Verdun, a Ypres, sulla Somme (è qui che fanno la loro prima apparizione i carri armati), in Russia, nei Dardanelli, sull'Altopiano di Asiago, oppure nell'Atlantico dove ad attenderli sono i micidiali sottomarini tedeschi. Altri invece - come il funzionario ministeriale francese o la giovane studentessa nella Prussia orientale - vivono lontano dalle carneficine ma non sono risparmiati."
In marcia con i ribelli
Arundhati Roy, "In marcia con i ribelli" (Guanda, pagg. 210, immagini, euro 18).
La scrittrice indiana Arundhati Roy (Booker Prize 1997 per il romanzo "Il dio delle piccole cose") ha trascorso tre settimane nella foresta di Chhattisgarh (sud est dell'India) in compagnia dei ribelli maoisti e di tutti i poveri dei villaggi indiani che hanno fatto fronte comune contro lo strapotere delle multinazionali. Questo libro è il racconto dell'esperienza con i ribelli, più due saggi sulla situazione politica dell'India.
"Erano ancora lì, quando mi sono voltata. Salutavano con la mano. Un gruppuscolo. Persone che convivono con i propri sogni, mentre il resto del mondo convive con i propri incubi. Ripenso a questo viaggio ogni notte. Quel cielo stellato, quei sentieri nella foresta. Vedo i talloni della compagna Kalma sulle chappals malconce, illuminati dalla luce della mia torcia. So che dev'essere in movimento. In marcia non solo per se stessa, ma per mantenere viva la speranza di tutti noi"
La scrittrice indiana Arundhati Roy (Booker Prize 1997 per il romanzo "Il dio delle piccole cose") ha trascorso tre settimane nella foresta di Chhattisgarh (sud est dell'India) in compagnia dei ribelli maoisti e di tutti i poveri dei villaggi indiani che hanno fatto fronte comune contro lo strapotere delle multinazionali. Questo libro è il racconto dell'esperienza con i ribelli, più due saggi sulla situazione politica dell'India.
"Erano ancora lì, quando mi sono voltata. Salutavano con la mano. Un gruppuscolo. Persone che convivono con i propri sogni, mentre il resto del mondo convive con i propri incubi. Ripenso a questo viaggio ogni notte. Quel cielo stellato, quei sentieri nella foresta. Vedo i talloni della compagna Kalma sulle chappals malconce, illuminati dalla luce della mia torcia. So che dev'essere in movimento. In marcia non solo per se stessa, ma per mantenere viva la speranza di tutti noi"
mercoledì 7 marzo 2012
La compagnia delle Indie. La prima multinazionale
"La compagnia delle Indie. La prima multinazionale" (editore il Saggiatore, pagg. 450, immagini, euro 25).
La storica Maya Jasanoff (docente di Storia inglese all'Università di Harvard) racconta la stotia della Compagnia delle Indie dal 1750 al 1840, il suo ruolo economico e politico nella costruzione dell'impero britannico ma anche la sua importanza culturale come tramite tra Oriente e Occidente....
"Nel 1750 la Gran Bretagna era una piccola isola in un mare di colossi imperiali. Spagna, Portogallo, Paesi Bassi avevano allungato ovunque i loro artigli. E la Francia continuava a rafforzare il suo vasto dominio. Un secolo dopo l'Impero britannico avrebbe abbracciato un quarto del globo, da Ottawa a Auckland, da Città del Capo a Calcutta, da Singapore a Spanish Town. Un abitante su cinque della popolazione mondiale sarebbe diventato suddito della regina Vittoria. La Compagnia delle Indie è la storia dell'eterna sfida tra Inghilterra e Francia, e dell'ascesa britannica in Oriente. Ma è soprattutto la storia di persone in carne e ossa, luogotenenti, ufficiali, funzionari e mercanti che insieme a viaggiatori, ladies, artisti e avventurieri si trovarono in quelle terre d'Oriente. Tanto ammaliati dai simboli e dai manufatti della nuova cultura da volersene riempire le tasche. Per motivi di status, per autoaffermazione, per mera vanità. Tutti divennero collezionisti. Con manoscritti, narghilè, pettini d'avorio, tappeti, scimitarre e animali esotici, l'orientalismo entrò nella cultura europea. Maya Jasanoff scava negli archivi, soffia via dai bauli la polvere della memoria e riporta in vita i personaggi leggendari di quel secolo. Robert Clive e la brama che lo conduce al suicidio. Henry Salt, l'uomo che esce dall'anonimato in Egitto, ma in Egitto perde la famiglia, il senno, la vita. Antoine Polier, ucciso dai ladri che tra i suoi manoscritti arabi cercano ori e diamanti".
La storica Maya Jasanoff (docente di Storia inglese all'Università di Harvard) racconta la stotia della Compagnia delle Indie dal 1750 al 1840, il suo ruolo economico e politico nella costruzione dell'impero britannico ma anche la sua importanza culturale come tramite tra Oriente e Occidente....
"Nel 1750 la Gran Bretagna era una piccola isola in un mare di colossi imperiali. Spagna, Portogallo, Paesi Bassi avevano allungato ovunque i loro artigli. E la Francia continuava a rafforzare il suo vasto dominio. Un secolo dopo l'Impero britannico avrebbe abbracciato un quarto del globo, da Ottawa a Auckland, da Città del Capo a Calcutta, da Singapore a Spanish Town. Un abitante su cinque della popolazione mondiale sarebbe diventato suddito della regina Vittoria. La Compagnia delle Indie è la storia dell'eterna sfida tra Inghilterra e Francia, e dell'ascesa britannica in Oriente. Ma è soprattutto la storia di persone in carne e ossa, luogotenenti, ufficiali, funzionari e mercanti che insieme a viaggiatori, ladies, artisti e avventurieri si trovarono in quelle terre d'Oriente. Tanto ammaliati dai simboli e dai manufatti della nuova cultura da volersene riempire le tasche. Per motivi di status, per autoaffermazione, per mera vanità. Tutti divennero collezionisti. Con manoscritti, narghilè, pettini d'avorio, tappeti, scimitarre e animali esotici, l'orientalismo entrò nella cultura europea. Maya Jasanoff scava negli archivi, soffia via dai bauli la polvere della memoria e riporta in vita i personaggi leggendari di quel secolo. Robert Clive e la brama che lo conduce al suicidio. Henry Salt, l'uomo che esce dall'anonimato in Egitto, ma in Egitto perde la famiglia, il senno, la vita. Antoine Polier, ucciso dai ladri che tra i suoi manoscritti arabi cercano ori e diamanti".
martedì 6 marzo 2012
Il mio spazio è il mondo. Storia della guerra corsara
"Il mio spazio è il mondo. Storia della guerra corsara dalle origini all'ultimo conflitto mondiale" (Mondadori, pagg. 280, rilegato, euro 18,50).
Giorio Giorgerini, studioso di strategia navale (ha insegnato Teoria del potere marittimo all'Università statale di Milano, ha diretto il Centro Militare di Studi Strategici, oggi è consulente dello Stato Maggiore della Marina), racconta in questo libro la storia della pirateria e della "guerra di corsa", strumento di conquista fondamentale nella creazione dei grandi imperi coloniali, e poi - dopo la nascita della Marine militari - azione bellica al limite della legittimità usata dagli Stati per fiaccare l'economia e quindi le capacità di resistenza del nemico. La guerra di corsa dal XVI al XVIII secolo, storie di famosi corsari (Francesco l'Olonese, Henry Morgan, Sir Francis Drake, Piet Hein, René Duguay-Trouin, Jean Bart, Robert Surcouf), i corsari della Mezzaluna e le spedizioni americane contro le marinerie musulmane nel Mediterraneo, la nuova nave corsara: l'incrociatore, la politica di potenza marittima della Germania, la guerra corsara nella prima guerra mondiale, la guerra corsara nella seconda guerra mondiale, la storia e le imprese dei "violatori di blocco" (cioè i bastimenti che per trasportare gli approvvigionamenti necessari per sostenere lo sforzo bellico del proprio Paese forzano blocchi navali nemici).
"Così divenisti ricca e gloriosa
in mezzo ai mari.
In alto mare ti condussero i tuoi rematori,
ma il vento d'oriente ti ha travolto
in mezzo ai mari.
Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,
i tuoi marinai e i tuoi piloti,
i riparatori delle tue avarie,
i trafficanti delle tue merci,
tutti i guerrieri che sono in te...
piomberanno nel fondo dei mari,
il giorno della ua caduta.
(Ezechiele, 26,27)
Giorio Giorgerini, studioso di strategia navale (ha insegnato Teoria del potere marittimo all'Università statale di Milano, ha diretto il Centro Militare di Studi Strategici, oggi è consulente dello Stato Maggiore della Marina), racconta in questo libro la storia della pirateria e della "guerra di corsa", strumento di conquista fondamentale nella creazione dei grandi imperi coloniali, e poi - dopo la nascita della Marine militari - azione bellica al limite della legittimità usata dagli Stati per fiaccare l'economia e quindi le capacità di resistenza del nemico. La guerra di corsa dal XVI al XVIII secolo, storie di famosi corsari (Francesco l'Olonese, Henry Morgan, Sir Francis Drake, Piet Hein, René Duguay-Trouin, Jean Bart, Robert Surcouf), i corsari della Mezzaluna e le spedizioni americane contro le marinerie musulmane nel Mediterraneo, la nuova nave corsara: l'incrociatore, la politica di potenza marittima della Germania, la guerra corsara nella prima guerra mondiale, la guerra corsara nella seconda guerra mondiale, la storia e le imprese dei "violatori di blocco" (cioè i bastimenti che per trasportare gli approvvigionamenti necessari per sostenere lo sforzo bellico del proprio Paese forzano blocchi navali nemici).
"Così divenisti ricca e gloriosa
in mezzo ai mari.
In alto mare ti condussero i tuoi rematori,
ma il vento d'oriente ti ha travolto
in mezzo ai mari.
Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,
i tuoi marinai e i tuoi piloti,
i riparatori delle tue avarie,
i trafficanti delle tue merci,
tutti i guerrieri che sono in te...
piomberanno nel fondo dei mari,
il giorno della ua caduta.
(Ezechiele, 26,27)
sabato 3 marzo 2012
Passarono di qui. Vita e guerre degli indiani d'America
"Passarono di qui. Duecento anni di vita e guerre degli indiani d'America" (Odoya, pagg. 544, euro 22).
Mario Monti, che non è il Presidente del Consiglio ma lo scrittore e editore milanese morto nel 1999 e direttore di Longanesi dal '56 al '79, racconta in questo libro tutti gli scontri armati e tutte le più importanti battaglie combattute tra gli indiani d'America e i conquistatori, in particolare tra il 1813 (battaglia del Thames) e il 1890 (Standing Rock). Il libro è uscito nel 1981 per Bompiani. Da tempo sparito dalla circolazione viene oggi riproposto dall'editore bolognese Odoya.
"Alla fine noi vinceremo, perché moriremo liberi" (Guerriero Apache)
"Io sono nato nelle praterie dove il vento soffia libero e non c'è nulla che ferma la luce del sole. Io sono nato dove non c'erano costrizioni" (Geronimo)
"So che il sole che splende ancora sulla mia gente sta per tramontare... So, nel mio cuore, che tutto quanto viene dagli uomini bianchi ci porta la morte. Avranno le nostre terre, ma non senza lottare" (Sitting Bull)
Mario Monti, che non è il Presidente del Consiglio ma lo scrittore e editore milanese morto nel 1999 e direttore di Longanesi dal '56 al '79, racconta in questo libro tutti gli scontri armati e tutte le più importanti battaglie combattute tra gli indiani d'America e i conquistatori, in particolare tra il 1813 (battaglia del Thames) e il 1890 (Standing Rock). Il libro è uscito nel 1981 per Bompiani. Da tempo sparito dalla circolazione viene oggi riproposto dall'editore bolognese Odoya.
"Alla fine noi vinceremo, perché moriremo liberi" (Guerriero Apache)
"Io sono nato nelle praterie dove il vento soffia libero e non c'è nulla che ferma la luce del sole. Io sono nato dove non c'erano costrizioni" (Geronimo)
"So che il sole che splende ancora sulla mia gente sta per tramontare... So, nel mio cuore, che tutto quanto viene dagli uomini bianchi ci porta la morte. Avranno le nostre terre, ma non senza lottare" (Sitting Bull)
Le nuove vie della scoperta scientifica
Michael Nielsen, "Le nuove vie della scoperta scientifica. Come l'intelligenza collettiva sta cambiando la scienza" (Einaudi, pagg. 286, rilegato, euro 28).
Ci sono molti libri che trattano di come Internet sta cambiando l'economia e la politica. Il fisico Michael Nielsen (ricercatore a Los Alamos, il suo blog è classificato dal Sunday Times tra i primi cento del mondo) spiega in che modo Internet sta rivoluzionando la scienza, il mondo della scoperta scientifica e della comunicazione tra scienziati (i fisici che mettono in Rete le loro ricerche e le loro ipotesi, la formazione di database in cui i genetisti depositano le sequenze di Dna in corso di individuazione, i matematici del Polymath Project che collaborano e si confrontano online per trovare soluzioni a problemi matematici ancora irrisolti, i 250.000 astronomi che stanno lavorando insieme per Galaxy Zoo per cercare di capire la struttura a grande scala dell'universo,...).
"Il cambiamento descritto in questo libro è una rivoluzione lenta, che negli anni ha acquisito velocità. E' un cambiamento che molti scienziati non hanno colto o hanno sottovalutato, così assorbiti dal loro lavoro specialistico da non rendersi conto di quanto sia vasto l'impatto dei nuovi strumenti cognitivi; sono come surfisti troppo concentrati a fissare la schiuma delle onde per accorgersi che la marea si sta alzando. Ma non lascitevi ingannare dalla natura lenta e silenziosa dei mutamenti attuali. Siamo nel mezzo di un grande cambiamento, che trasformerà il modo in cui si costruisce il sapere. Immaginate di essere vissuti nel XVII secolo, all'alba della scienza moderna: la maggior parte della gente non aveva idea della grande trasformazione in atto; ma anche se non eravate degli scienziati, anche se non avevate il minimo contatto con la scienza, non vi sarebbe piaciuto essere almeno informati della straordinaria trasformazione che avrebbe cambiato per sempre il nostro modo di capire il mondo? Oggi si sta verificando un cambiamento della stessa portata: stiamo reinventando la scoperta".
Ci sono molti libri che trattano di come Internet sta cambiando l'economia e la politica. Il fisico Michael Nielsen (ricercatore a Los Alamos, il suo blog è classificato dal Sunday Times tra i primi cento del mondo) spiega in che modo Internet sta rivoluzionando la scienza, il mondo della scoperta scientifica e della comunicazione tra scienziati (i fisici che mettono in Rete le loro ricerche e le loro ipotesi, la formazione di database in cui i genetisti depositano le sequenze di Dna in corso di individuazione, i matematici del Polymath Project che collaborano e si confrontano online per trovare soluzioni a problemi matematici ancora irrisolti, i 250.000 astronomi che stanno lavorando insieme per Galaxy Zoo per cercare di capire la struttura a grande scala dell'universo,...).
"Il cambiamento descritto in questo libro è una rivoluzione lenta, che negli anni ha acquisito velocità. E' un cambiamento che molti scienziati non hanno colto o hanno sottovalutato, così assorbiti dal loro lavoro specialistico da non rendersi conto di quanto sia vasto l'impatto dei nuovi strumenti cognitivi; sono come surfisti troppo concentrati a fissare la schiuma delle onde per accorgersi che la marea si sta alzando. Ma non lascitevi ingannare dalla natura lenta e silenziosa dei mutamenti attuali. Siamo nel mezzo di un grande cambiamento, che trasformerà il modo in cui si costruisce il sapere. Immaginate di essere vissuti nel XVII secolo, all'alba della scienza moderna: la maggior parte della gente non aveva idea della grande trasformazione in atto; ma anche se non eravate degli scienziati, anche se non avevate il minimo contatto con la scienza, non vi sarebbe piaciuto essere almeno informati della straordinaria trasformazione che avrebbe cambiato per sempre il nostro modo di capire il mondo? Oggi si sta verificando un cambiamento della stessa portata: stiamo reinventando la scoperta".
venerdì 2 marzo 2012
Il pollo di Diogene. Filosofia per i più piccoli
"Il pollo di Diogene. Filosofia per i più piccoli" (Antigone edizioni, pagg. 158, disegni euro 25).
La filosofia antica spiegata in parole semplici, attraverso esempi e favole (età: ultimi due anni della scuola elementare, scuole medie). Autori: Andrea Scherini (dottore in filosofia, medico pediatra); Maria Francesca Agnelli (fotografa, illustratrice di libri per l'infanzia); Miryam Giargia (ricercatrice universitaria di Filosofia all'Università Statale di Milano).
"PROTAGORA. Il relativismo.
'Come sei brutto! Fai impressione' diceva un passero a uno scarafaggio. 'Dipende dai punti di vista' rispose il grosso insetto. 'Figuriamoci! Tutti hanno schifo di te, tant'è vero che, se appena possono, ti schiacciano sotto i piedi". In quel momento passò di lì un altro scarafaggio, che così si rivolse al primo: 'Come sei bello, maritino mio! Vieni, ho trovato un mucchio di spazzatura da mangiare: ci faremo un'abbuffata". Prima di andarsene, lo scarafaggio che aveva discusso col passero gli si rivolse di nuovo: 'Visto? La tua verità è vera per te, ma non c'è nessuna verità che sia vera per tutti!"
La filosofia antica spiegata in parole semplici, attraverso esempi e favole (età: ultimi due anni della scuola elementare, scuole medie). Autori: Andrea Scherini (dottore in filosofia, medico pediatra); Maria Francesca Agnelli (fotografa, illustratrice di libri per l'infanzia); Miryam Giargia (ricercatrice universitaria di Filosofia all'Università Statale di Milano).
"PROTAGORA. Il relativismo.
'Come sei brutto! Fai impressione' diceva un passero a uno scarafaggio. 'Dipende dai punti di vista' rispose il grosso insetto. 'Figuriamoci! Tutti hanno schifo di te, tant'è vero che, se appena possono, ti schiacciano sotto i piedi". In quel momento passò di lì un altro scarafaggio, che così si rivolse al primo: 'Come sei bello, maritino mio! Vieni, ho trovato un mucchio di spazzatura da mangiare: ci faremo un'abbuffata". Prima di andarsene, lo scarafaggio che aveva discusso col passero gli si rivolse di nuovo: 'Visto? La tua verità è vera per te, ma non c'è nessuna verità che sia vera per tutti!"
Zona proibita. L'inferno in Giappone dopo il terremoto
William T. Vollmann, "Zona proibita" (Mondadori, pagg. 130, euro 10).
Lo scrittore e giornalista americano William Vollmann, autore del monumentale romanzo "Europe Central", di un'importante trattato sulla violenza in 7 volumi e 3.300 pagine (in italiano è uscito in versione ridotta con il titolo "Come un'onda che sale e che scende") e di diversi reportage di guerra (tra l'altro ha raccontato l'Af...ghanistan sotto l'invasione sovietica), firma questa volta un'inchiesta sul Giappone colpito dal terremoto e dalla catastrofe nucleare.
"Poche settimane dopo il terremoto Vollmann va in Giappone e si avventura nella zona a massimo fischio di contaminazione nucleare (la cosiddetta 'Zona proibita'). Nelle città e nei villaggi più colpiti dal terremoto, dallo tsunami e dalla contaminazione nucleare Vollmann rintraccia l'inquietante annuncio di un futuro che riguarda tutti noi. Produrre energia nucleare è una scelta assennata? Quando si pensa alle radiazioni cosa ci passa per la mente? Bisogna essere favorevoli alle centrali nucleari? William T. Vollmann ha rivolto queste domande, che sono al centro di tante discussioni quotidiane, a persone che erano sul posto quando un terremoto di magnitudo 9 ha scosso il Giappone l'I 1 marzo 2011; persone che sono riuscite a sopravvivere al successivo tsunami e che si trovano alle prese con l'elemento più terribile di questa catastrofe molteplice: l'ignoto".
Lo scrittore e giornalista americano William Vollmann, autore del monumentale romanzo "Europe Central", di un'importante trattato sulla violenza in 7 volumi e 3.300 pagine (in italiano è uscito in versione ridotta con il titolo "Come un'onda che sale e che scende") e di diversi reportage di guerra (tra l'altro ha raccontato l'Af...ghanistan sotto l'invasione sovietica), firma questa volta un'inchiesta sul Giappone colpito dal terremoto e dalla catastrofe nucleare.
"Poche settimane dopo il terremoto Vollmann va in Giappone e si avventura nella zona a massimo fischio di contaminazione nucleare (la cosiddetta 'Zona proibita'). Nelle città e nei villaggi più colpiti dal terremoto, dallo tsunami e dalla contaminazione nucleare Vollmann rintraccia l'inquietante annuncio di un futuro che riguarda tutti noi. Produrre energia nucleare è una scelta assennata? Quando si pensa alle radiazioni cosa ci passa per la mente? Bisogna essere favorevoli alle centrali nucleari? William T. Vollmann ha rivolto queste domande, che sono al centro di tante discussioni quotidiane, a persone che erano sul posto quando un terremoto di magnitudo 9 ha scosso il Giappone l'I 1 marzo 2011; persone che sono riuscite a sopravvivere al successivo tsunami e che si trovano alle prese con l'elemento più terribile di questa catastrofe molteplice: l'ignoto".
L'università di Rebibbia
Goliarda Sapienza, "L'università di Rebibbia" (Einaudi, pagg. 142, euro 11).
Goliarda Sapienza (1924-1996), la scrittrice siciliana autrice de "L'arte della gioia". Sempre più povera e psicologicamente fragile, irritata dalla ricchezza di amiche e conoscenti, con lo sfratto pendente e la luce di casa già tagliata, nel 1980 Goliarda ruba dei gioielli a casa di un'amica romana, che la denuncia. Finisce in carcere. "L'università di Rebibbia" (già uscito anni fa per Rizzoli, da tempo fuori catalogo) racconta l'esperienza dell'arresto e della breve detenzione.
"A sirene spiegate (o io sono diventata una criminale molto importante, o loro - sono quasi le dieci - hanno solo fretta di tornare alle rispettive case) percorriamo la città che mi appare più sontuosa e immensa. La vicinanza di quei carabinieri dai corpi scattanti già protesi alle loro vite private allenta la morsa dei nervi che, ora comprendo, era solo paura della loro forza fisica. Un'altra volta ho provato quel terrore d'essere fra uomini ostili. Quel poco di sicurezza che la donna crede di avere, tutta la superiorità che a volte t'attribuisce un amante, l'amico, il figlio, spariscono davanti all'inferiorità muscolare - semplicemente muscolare - avvertita in mezzo a due o tre uomini che non hanno più bisogno di fingere rispetto, ammirazione, pietà perché sei femmina e più debole. Un'altra volta mi sono trovata in una situazione come questa, ed è stato sotto i tedeschi. Come ho potuto dimenticare il silenzio minaccioso rinchiuso nel breve spazio d'una macchina come questa, l'odore acre del panno delle loro divise, misto al sentore metallico delle fibbie, dei bottoni...".
Goliarda Sapienza (1924-1996), la scrittrice siciliana autrice de "L'arte della gioia". Sempre più povera e psicologicamente fragile, irritata dalla ricchezza di amiche e conoscenti, con lo sfratto pendente e la luce di casa già tagliata, nel 1980 Goliarda ruba dei gioielli a casa di un'amica romana, che la denuncia. Finisce in carcere. "L'università di Rebibbia" (già uscito anni fa per Rizzoli, da tempo fuori catalogo) racconta l'esperienza dell'arresto e della breve detenzione.
"A sirene spiegate (o io sono diventata una criminale molto importante, o loro - sono quasi le dieci - hanno solo fretta di tornare alle rispettive case) percorriamo la città che mi appare più sontuosa e immensa. La vicinanza di quei carabinieri dai corpi scattanti già protesi alle loro vite private allenta la morsa dei nervi che, ora comprendo, era solo paura della loro forza fisica. Un'altra volta ho provato quel terrore d'essere fra uomini ostili. Quel poco di sicurezza che la donna crede di avere, tutta la superiorità che a volte t'attribuisce un amante, l'amico, il figlio, spariscono davanti all'inferiorità muscolare - semplicemente muscolare - avvertita in mezzo a due o tre uomini che non hanno più bisogno di fingere rispetto, ammirazione, pietà perché sei femmina e più debole. Un'altra volta mi sono trovata in una situazione come questa, ed è stato sotto i tedeschi. Come ho potuto dimenticare il silenzio minaccioso rinchiuso nel breve spazio d'una macchina come questa, l'odore acre del panno delle loro divise, misto al sentore metallico delle fibbie, dei bottoni...".
giovedì 1 marzo 2012
Vitali. Galeotto fu il collier
Uscito oggi, già in libreria: Andrea Vitali, "Galeotto fu il collier" (Garzanti, pagg. 398, rilegato, euro 17,60).
"Chi sposerà Lidio Cerevelli? La bella e disinibita Helga, che piomba in paese da Zurigo nel giorno più caldo dell'estate? Oppure, come vorrebbe sua madre Lirica, la nipote del professor Cerretti, Eufemia, un ottimo partito ma brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla?"
"Chi sposerà Lidio Cerevelli? La bella e disinibita Helga, che piomba in paese da Zurigo nel giorno più caldo dell'estate? Oppure, come vorrebbe sua madre Lirica, la nipote del professor Cerretti, Eufemia, un ottimo partito ma brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla?"
La rivoluzione globale. Storia del comunismo
"La rivoluzione globale. Storia del comunismo internazionale 1917-1991" (Einaudi, pagg. 428, rilegato, euro 35).
Silvio Pons, docente di Storia dell'Europa Orientale all'Università di Roma Tor Vergata, racconta la storia del comunismo in Europa dalla Rivoluzione d'ottobre al crollo dell'Unione Sovietica: il tempo della rivoluzione (1917-1923); il tempo dello Stato (1924-1939); il tempo della guerra (1939-1945); il tempo dell'impero (1945-1953); il tempo del declino (1953-1968); il tempo della crisi (1968-1991).
"Trascorso un ragionevole lasso di tempo dal suo crollo in Europa e in Unione Sovietica, è possibile oggi narrare la storia del comunismo non soltanto con il distacco necessario e con l'impiego delle conoscenze archivistiche accumulate, ma con l'intento di collocarla nella storia internazionale del secolo scorso. Il comunismo fu parte essenziale della formazione del mondo globale in cui viviamo. (...) Suscitò un'attrazione o una repulsione che contribuirono dappertutto a definire ideologie e identità, a mobilitare risorse e coscienze, a influenzare psicologie e intelletti. Rappresentò il fenomeno transnazionale per eccellenza".
Silvio Pons, docente di Storia dell'Europa Orientale all'Università di Roma Tor Vergata, racconta la storia del comunismo in Europa dalla Rivoluzione d'ottobre al crollo dell'Unione Sovietica: il tempo della rivoluzione (1917-1923); il tempo dello Stato (1924-1939); il tempo della guerra (1939-1945); il tempo dell'impero (1945-1953); il tempo del declino (1953-1968); il tempo della crisi (1968-1991).
"Trascorso un ragionevole lasso di tempo dal suo crollo in Europa e in Unione Sovietica, è possibile oggi narrare la storia del comunismo non soltanto con il distacco necessario e con l'impiego delle conoscenze archivistiche accumulate, ma con l'intento di collocarla nella storia internazionale del secolo scorso. Il comunismo fu parte essenziale della formazione del mondo globale in cui viviamo. (...) Suscitò un'attrazione o una repulsione che contribuirono dappertutto a definire ideologie e identità, a mobilitare risorse e coscienze, a influenzare psicologie e intelletti. Rappresentò il fenomeno transnazionale per eccellenza".
Storia delle epidemie
Stefan Cunha Ujvari, "Storia delle epidemie" (editore Odoya, pagg. 352, immagini euro 20).
Il medico infettivologo e docente universitario brasiliano Stefan Cuhna Ujvari racconta in forma divulgativa, con ampio corredo di disegni e fotografie, la storia delle grandi epidemie che si sono abbattute sull'umanità nel corso dei secoli, dalla peste di Atene nel V secolo a.C. alla peste nera del Medioevo, la peste bubbonica in età moderna, la sifilide, le malattie europee che hanno falcidiato i nativi americani, il colera durante la Rivoluzione industriale, la febbre gialla, l'Aids, l'Ebola,... Accanto al racconto delle malattie e di come si sono diffuse nelle varie epoche storiche, l'autore si sofferma sulle diverse spiegazioni (magiche, religiose, poi scientifiche) che i popoli hanno cercato di dare ai flagelli che li colpivano.
"Egli sapeva che il bacillo della peste non muore nè scompare mai, che può restare per decine di anni addormentato nei mobili e nella biancheria, che aspetta pazientemente nelle camere e che forse sarebbe venuto il giorno in cui la peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice"
(Albert Camus, La peste)
Il medico infettivologo e docente universitario brasiliano Stefan Cuhna Ujvari racconta in forma divulgativa, con ampio corredo di disegni e fotografie, la storia delle grandi epidemie che si sono abbattute sull'umanità nel corso dei secoli, dalla peste di Atene nel V secolo a.C. alla peste nera del Medioevo, la peste bubbonica in età moderna, la sifilide, le malattie europee che hanno falcidiato i nativi americani, il colera durante la Rivoluzione industriale, la febbre gialla, l'Aids, l'Ebola,... Accanto al racconto delle malattie e di come si sono diffuse nelle varie epoche storiche, l'autore si sofferma sulle diverse spiegazioni (magiche, religiose, poi scientifiche) che i popoli hanno cercato di dare ai flagelli che li colpivano.
"Egli sapeva che il bacillo della peste non muore nè scompare mai, che può restare per decine di anni addormentato nei mobili e nella biancheria, che aspetta pazientemente nelle camere e che forse sarebbe venuto il giorno in cui la peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice"
(Albert Camus, La peste)
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