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Uscito oggi, è già qui in libreria (e inizio a leggerlo tra dieci minuti durante la pausa) il nuovo romanzo di Massimiliano Parente.
"Le galassie sono terrificanti quanto le nostre cellule, l'infinitamente grande sgomenta quanto l'infinitamente piccolo. Ci penso ogni volta quando vado sulla terrazza, spegnendo tutte le luci del giardino, restando al buio a guardare la Via Lattea, e penso alle pesone che amano guardare le stelle sulla volta celeste con uno sguardo ancora primitivo, e nella loro ignoranza astronomica, anziché sentirsi dilaniati dall'angoscia come lo sarebbero se avessero una vaga idea di cosa significa il cielo, stupidamente lo ammirano come una consolazione, una scenografia rassicurante, una promessa di eternità".
"Ho capito di voler scrivere un romanzo in cui alla fine il lettore sia talmente nauseato da me quanto lo sono io tanto da lui quanto da me e da ogni altra forma di vita. Non tutti i mali vengono per nuocere, anche peggio, perché tutto é m...ale e neppure è davvero male, perfino il male è un'invenzione della speranza. Ho trascorso il resto della notte, dalle quattro alle sei, a chiamare numeri a caso di sconosciute, voci di ragazze che rispondevano nel cuore della notte e nel cuore del mio cuore senza sentimenti, e dopo i 'Pronto?' di tutte le voci carine, di tutte le voci che mi suonavano dolci e femminili e sexy, ho detto 'Ti amo', con il cuore che mi batteva forte, questo muscolo emotivo assetato di illusioni perfino nel mio petto dove nulla batte se non per battere. Avevo un bisogno disperato di dirlo a qualcuno, di dire ti amo a qualcuno, di sentirmi battere il cuore per qualcuno. Non ce n'è stata una che non abbia riattaccato, nessuna che abbia avuto la sensibilità di starmi a sentire un minimo, eppure parlano tutti d'amore, ovunque, tutti a dire che l'amore è importante, ma se l'amore non è anche questo allora l'amore cos'è".
RispondiEliminaE' un capolavoro
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