VENDITA LIBRI, CD, DVD, VINILI, BLU RAY / bonus 500 euro CARTA DEL DOCENTE e 18enni 18 APP / SPEDIZIONI DI LIBRI IN TUTTA ITALIA / Libreria Torriani di Luigi Torriani. La Libreria di Canzo, la Libreria del Triangolo Lariano Canzo (COMO), via Brusa 6/8 Tel. 031670264 / Cell. 3488227468 / Mail libreria.torriani@gmail.com ORARIO: APERTO DA MARTEDÌ A SABATO DALLE 9.00 ALLE 12.30 E DALLE 15.00 ALLE 19.30 / CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ
Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)
giovedì 26 febbraio 2015
Un'odissea partigiana
Novità in libreria: Mimmo Franzinelli - Nicola Graziano, "UN'ODISSEA PARTIGIANA. DALLA RESISTENZA AL MANICOMIO" (Feltrinelli, immagini, pagg. 224)
A ridosso della Liberazione la magistratura processa centinaia di ex partigiani, accusati di gravi reati commessi durante la lotta clandestina e nell’immediato dopoguerra. Sono perlopiù imputazioni relative a casi di “giustizia sommaria” contro persone sospettate di spionaggio, coinvolte nell’apparato repressivo fascista o comunque invise ai patrioti. Per diverse decine di imputati la strategia difensiva – impostata da Lelio Basso, Umberto Terracini e da altri avvocati di sinistra – punta a mitigare le pene mediante il riconoscimento della seminfermità mentale. Quando poi, dall’estate del 1946, l’amnistia Togliatti apre le porte alla grande massa dei fascisti condannati o in attesa di giudizio, anche i partigiani beneficiano del provvedimento, dal quale è tuttavia esclusa la detenzione manicomiale.
Ex partigiani perfettamente sani di mente devono dunque adattarsi alla detenzione in strutture dove gli internati non hanno diritti e sono sottoposti a quotidiane vessazioni. All’esterno le famiglie, i comitati di solidarietà democratica e singoli militanti cercano – con esiti alterni – di mantenere i rapporti con i parenti o i compagni di militanza politica. In alcuni casi la macchina manicomiale mina la salute mentale degli ex partigiani e li porta alla tomba anzitempo. Tornano finalmente alla luce – dai documenti inediti custoditi all’Opg di Aversa, dove i partigiani internati furono aiutati dal giovane attivista comunista Angelo Jacazzi – oscure vicende della lotta di liberazione e della guerra civile, affrontate dalla magistratura (passata indenne dal regime fascista a quello democratico) con estrema severità e quindi coperte dal velo dell’oblio, e si ripercorrono problematici itinerari individuali dentro le carceri e i manicomi, nell’Italia della Guerra fredda. Quella dei partigiani in manicomio era rimasta una pagina sconosciuta della storia italiana nel secondo dopoguerra, fino a oggi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento