Questo libro (Joël Dicker, "La verità sul caso Harry Quebert", Bompiani, pagg. 784) è un capolavoro. Giallone spettacolare che ho letto con godimento immenso. Un romanzo perfetto dalla prima all'ultima parola. L'autore, Joël Dicker, svizzero di lingua francese (Ginevra, 1985- ), è un fenomeno. Vi rimborso il libro e vi offro una cena se non vi piace.
Siamo negli Stati Uniti, costa Est, anno 2008. Il trentenne Marcus Goldman, autore di un romanzo bestseller, non riesce più a scrivere. Si rivolge al maestro Harry Quebert, che era stato suo professore all'Università e che l'aveva lanciato come scrittore. A casa di Quebert, a Goose Cove, vicino alla cittadina di Aurora, sull'oceano, Goldman scopre per caso - rovistando tra le carte - che il suo maestro e amico nel 1975, all'età di trent'anni, aveva avuto una breve relazione con una quindicenne, Nola Kellergan, misteriosamente scomparsa il 30 agosto dello stesso 1975. Alcuni mesi dopo la scomparsa, nel 1976, Quebert aveva pubblicato il libro "Le origini del male", che l'aveva consacrato come uno dei maggiori scrittori americani contemporanei. Nel giugno del 2008, poche settimane dopo il riavvicinamento di Goldman a Quebert, alcuni fioristi scoprono per caso nel giardino di Quebert i resti del cadavere di Nola, lo scrittore viene arrestato per l'omicidio della ragazza e rischia la sedia elettrica. Goldman si trasferisce a Goose Cove per indagare, convinto dell'innocenza di Quebert. Nel frattempo il suo editore, Barnaski, gli dà l'ultima possibilità prima di rovinarlo per inadempienza contrattuale: scrivere un libro sul caso Quebert...
Mi fermo qui, leggete questo libro se volete passare delle splendide ore.
" 'E' come nella boxe. Tu sei destro, e quando attacchi porti avanti sempre per primo il sinistro: con quello stordisci l'avversario, poi arriva la combinazione di destro con cui mandarlo al tappeto. E' così che deve essere il tuo secondo capitolo: un diretto sulla mascella dei lettori' "
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