Libreria Torriani di Luigi Torriani (foto di Nicola Vicini)

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mercoledì 24 luglio 2013

Vamba. L'onorevole Qualunqui



Vamba, "L'onorevole Qualunqui e i suoi ultimi diciotto mesi di vita parlamentare" (Barion, pagg. 186)

L'onorevole Qualunquo Qualunqui, protagonista di questo libro di Vamba (l'autore del "Giornalino di Gian Burrasca") del 1898, ora riproposto dall'editore Barion (marchio editoriale della Mursia), rappresenta al Parlamento italiano il secondo collegio di Dovunque dalla quindicesima legislatura, e fino agli ultimi tempi ha fedelmente combattuto nel partito dei Purchessisti, propugnando il programma Qualsivoglia e appoggiando costantemente il gabinetto Qualsisia.
Cinico, adultero, corrotto, velleitario, prepotente, ambizioso, adulatore, in una parola: qualunquista. Ha tutti i difetti del peggiore politico e sogna di diventare ministro del Regno d'Italia mutando opinione, partiti e gabinetti. Padre dei deputati peones e di tutti i voltagabbana del nostro Paese, pronto a trasgredire qualsiasi legge pur di sedere nei seggi più alti del Parlamento, promette ponti, favorisce l'abusivismo edilizio, sfugge a qualsiasi tribunale. Occulta scandali finanziari, da sinistra a destra, d'opposizione e di governo. Un personaggio creato da Vamba alla fine dell'800 e mai più scomparso. La goffa presa del potere di un uomo qualunque divenuto carattere nazionale.

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