Novità in libreria: Alister McGrath, "LA GRANDE DOMANDA. PERCHÉ NON SI PUÒ FARE A MANO DI PARLARE DI SCIENZA, DI FEDE E DI DIO" (Bollati Boringhieri, pagg. 262)
Gli indubbi successi della scienza contemporanea hanno definitivamente relegato la religione e la fede nel dimenticatoio della storia? Questo è quanto sostiene una saggistica agguerrita, molto popolare ai giorni nostri. Richard Dawkins, uno dei più letti esponenti di questo neo-ateismo, la pensa esattamente così: non abbiamo più alcun bisogno del pensiero religioso, perché quello scientifico lo ha reso obsoleto e inutile. È vero daltra parte che in campo religioso si assiste spesso a un arroccamento altrettanto dogmatico, diametralmente opposto. Peccato, perché due visioni del mondo così grandiose come quella scientifica e quella religiosa, entrambe con una storia antica, profonda e diversificata alle spalle, potrebbero invece convivere, traendo dal confronto reciproco vantaggio. Così la pensa Alister McGrath il più acuto esponente di questa sottile «terza via» che, forte sia della sua formazione scientifica sia dei suoi studi teologici, rivendica il suo (e nostro) diritto di far convivere, sia pure con criteri e intensità differenti, la fiducia nella scienza e lincommensurabile forza della fede.
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